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Saponara: “Gruppo unito, fiducia a Sousa. Ripartiamo con Chiesa-Berna. Sarri e Giampaolo…”
Parla così Riccardo Saponara a Radio Bruno: “Non avrei mai pensato di segnare un gol così velocemente, è stata una gioia immensa, già giocare come titolare era una grande soddisfazione. Rompere il ghiaccio così è stato fantastico. Uno spogliatoio così unito, in queste situazioni, è difficile da trovare. Sono rimasto sorpreso dall’unità di questo spogliatoio, ognuno di noi vuole uscire dalla difficoltà e lo dimostriamo sempre in allenamento. Ci abbiamo provato in partita, purtroppo non è andata come volevamo. Due risultati negativi non hanno variato la nostra natura, stiamo lavorando nel modo giusto dando fiducia al nostro allenatore, sapendo che può farci uscire da questa situazione.
Giovani italiani, insieme a Berna e Chiesa? La responsabilità la teniamo sulle spalle tutti, vogliamo dare tutti un contributo importante per uscire da questa situazione. Tutto questo è uno stimolo per dare continuità a quel poco di buono che ho fatto. L’ammonizione e la conseguente squalifica? C’era tanta foga in campo, dispiace perché avrei voluto dare continuità anche a Bergamo. Ma bisogna uscirne di squadra, al di là dei singoli.
Caratteristiche? Le mie zone di percorrenza variano per tutto il campo, specie alla Fiorentina dove siamo chiamati a variare molto posizione durante il gioco. Gli inserimenti? Sì, ho sempre giocato in profondità e in inserimento. È normale qui, giocando con due centrocampisti centrali, che proprio i due centrali non arrivino spesso al tiro o al gol. Allenatore del prossimo anno? Ho avuto due allenatori come Sarri e Giampaolo che mi hanno insegnato tanto, e mi hanno lasciato un bel ricordo. Potrei sicuramente trasmettere questo anche adesso all’ambiente viola. Ma anche Sousa mi sta dando qualcosa che altri non mi avevano dato, a livello offensivo ora ho libertà di movimento superiore, che può giovarmi all’interno del sistema di gioco. Credo che ogni allenatore ha qualcosa da dare. Il mio ruolo? Al Milan Inzaghi mi volle tenere per farmi giocare da mezz’ala, in un 4-3-3. Io ero in partenza per Empoli, lui bloccò tutto per farmi giocare. Anche se poi non mi schierò quasi mai. Ma la predisposizione ce l’ho, per giocare in quel ruolo. Anche se credo di poter dare il meglio come trequartista. Al Milan forse non ero pronto, ero giovane e non era una situazione ideale. Qui ora ho l’opportunità di far vedere chi sono.
Empoli? Ringrazio tutti, lasciare la squadra a gennaio mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. Ma mi è capitata un’occasione irrinunciabile, e non ci ho pensato troppo. L’Empoli poi non ha mai ceduto un suo titolare a gennaio, quindi un grande ringraziamento alla società e all’allenatore, che hanno dato il via libera. Ripartire dai giovani italiani, io, Chiesa e Bernardeschi? Sì, io spero si possa confermare i due Federico, perché hanno talento e gioia di fare. Per dare continuità al progetto tecnico iniziato da un po’ di tempo. Cosa dire ai tifosi? Ora le parole sono forse superflue, ma penso che lunedì al di là del risultato la squadra ha dimostrato lo spirito che ha, quello che vuole mettere in campo nelle prossime partite. Vogliamo tornare a vincere”.