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Saponara, dal quasi addio a valore aggiunto. Con un sogno chiamato Europa

Saponara

Italiano lo aveva trasformato a La Spezia da trequartista ad esterno, ora la metamorfosi alla Fiorentina a suon di giocate

È sceso agli inferi in più occasioni, ma stavolta non è solo riuscito a riveder le stelle. Riccardo Saponara ha saputo trasformarsi in luce, punto di riferimento dei compagni in campo e fuori. Contro lo Spezia, la squadra con cui, insieme a Italiano, nella seconda parte della passata stagione si è costruito una nuova identità, si è fatto icona di perfezione: ha messo insieme movimenti, tecnica e pure fantasia, perché quel colpo di tacco per l’inserimento di Odriozola nell’azione del raddoppio viola è diventata una sorta di “must” del proprio repertorio. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

DALL’ADDIO A VALORE AGGIUNTO. Ritrovato colui che era già stato il suo mentore nei mesi vissuti in Liguria, quell’Italiano che per primo lo ha spostato sulla fascia mancina con licenza di attaccare, Ricky ha ricominciato a scrivere con spensieratezza una nuova storia, sovvertendo in buona sostanza ogni regola. Sembrava destinato all’addio, è diventato il valore aggiunto. Ha dimostrato di saper essere incisivo sempre, subentrando – vedi la gara contro il Genoa, dove si è inventato rete e assist nella stessa partita, trascinando la Fiorentina al successo – o anche cominciando dal primo minuto, come avvenuto col Cagliari (passaggio vincente per Nico Gonzalez). A dirla tutta, quando si è trovato a giocare dall’inizio, la sua squadra ha sempre vinto: da questo punto di vista è anche un po’ un amuleto. E’ accaduto con l’Udinese, e pure nelle due sfide interne con Cagliari (quando il suo destro a giro si è schiantato sulla traversa) e Spezia. Con la Juve, lontano dal Franchi, è pronto per cercare di calare il poker.  

UN SOGNO CHIAMATO EUROPA. Vuole provare a dare un contributo concreto a quel sogno chiamato Europa che ha potuto osservare da spettatore solo una volta dalla panchina (contro il Borussia Monchengladbach, nel febbraio 2017) e, al tempo stesso, provare a convincere coi fatti i dirigenti viola a parlare di prolungamento di contratto. Il suo accordo con la Fiorentina scadrà il prossimo giugno: tecnicamente da gennaio il giocatore sarà libero di accordarsi con un altro club e prima di allora Saponara farà di tutto per insinuare il tarlo in chi deve decidere, cercando di evitare così lo svincolo a zero. Dalla sua ha l’entusiasmo di chi sa di essersi rimesso da subito al centro della squadra, dello spogliatoio – l’inchino con cui Vlahovic lo ha omaggiato domenica scorsa per aver dato il “la” al suo ennesimo centro lo sta a testimoniare – e pure del gioco di quell’allenatore diventato un punto di riferimento per molti, pure di quelli rimasti alla periferia di tutto troppo a lungo.

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