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Saponara, da delusione a uomo chiave per l’Europa

Come riporta il Qs-La Nazione, «La sorpresa del girone di ritorno? Mi aspetto tanto da Saponara e Eysseric, anche se non li sto utilizzando molto, ma sono due giocatori importanti». Pioli chiudeva così la conferenza stampa di presentazione della partita contro l’Inter, quella che avrebbe aperto la seconda parte della stagione. E il tecnico aveva visto giusto. O meglio, sapeva che il suo auspicio si sarebbe probabilmente concretizzato, per l’ex Empoli, ben sapendo che anche il francese avesse le qualità giuste per confermare le sensazioni appena arrivato.

Entrambi hanno dovuto fare i conti con gli infortuni, ma Saponara si portava dietro anche un fardello pesante, come l’investimento fatto dalla Fiorentina per portarlo in viola. L’ex azzurro è andato a singhiozzo sin dal gennaio 2017 e quando aveva trovato continuità – sempre la passata stagione – si è dovuto fermare ancora, non riuscendo mai a trovare una condizione accettabile. Anche in questo campionato l’inizio era stato complicato, ma un compagno in particolare era stato il suo ‘angelo custode’, avendo piena fiducia nelle sue qualità. Davide Astori, infatti, era diventato una sorta di personal trainer del numero 8, prodigo di consigli e incoraggiamenti anche nei momenti più difficili.

Il capitano aveva piena fiducia e sapeva che Saponara non era certo quel centrocampista timido e in difficoltà nelle rare occasioni in cui aveva messo piede in campo. No. Astori sapeva bene che una volta ritrovata fiducia e condizione ottimale Saponara sarebbe tornato a fare la differenza. Solo per gli esterni alla cerchia viola il lungo e struggente post di Ricky, scritto per ricordare Astori dopo la tragica scomparsa, poteva essere una sorpresa. Troppo legato ad Asto per non subire un contraccolpo psicologico difficile da gestire.

«Riccardo per come è fatto, o reagisce e diventa l’uomo in più della Fiorentina, oppure a fine stagione smette», mormorava a denti stretti – estremizzando il concetto – un addetto ai lavori molto vicino all’ambiente azzurro. E Saponara, per fortuna, ha reagito come avrebbe voluto Astori. E’ andato in campo dal primo minuto nella complicatissima partita contro il Benevento, la prima senza il suo amico e la risposta è stata la migliore.

«Avrebbe giocato comunque – il commento nel dopo gara di Pioli – perché si sta allenando a pieno regime, e non perchè emotivamente il più provato». Infatti le partite successive hanno ancora una volta dato ragione all’allenatore viola. Saponara è stato brillante protagonista nel momento magico della Fiorentina. Un giocatore ritrovato, l’uomo in più per la volata europea. Ma non ditelo a Pioli, perchè lui lo sapeva già.

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