Ieri il centrocampista viola spostato di reparto, priorità alla sua salute e poi all’eventuale ritorno in campo
Sul fronte Careggi, la novità di ieri è lo spostamento di reparto, reso possibile dal miglioramento delle condizioni di Bove. Il 22enne ha lasciato la terapia intensiva per essere trasferito al cosiddetto Utic, il reparto di terapia intensiva cardiologica di Careggi diretto dal dottor Pasquale Bernardo, scrive il Corriere Fiorentino.
CAUSE. I medici anche ieri hanno continuato l’accurata ricerca delle cause che hanno portato al malore. Un lavoro certosino e complicatissimo, che ancora non ha una diagnosi precisa — si parla di un’aritmia ventricolare con «torsione di punta» in concomitanza di un calo di potassio nel sangue — e che nei giorni scorsi aveva spinto gli specialisti ad analizzare anche le immagini tv per vagliare uno scontro di gioco avuto prima del crollo. Da Careggi filtra che non si tratta di una novità: in MotoGp il dottor Claudio Costa era solito controllare i video degli incidenti prima di andare alla ricerca degli infortuni; e le tute più moderne dell’automobilismo hanno dei sensori che servono proprio a dare indicazioni ai medici.
PERCORSO. Attorno al calciatore il riserbo è sempre più stretto. Emerge tuttavia che la prima preoccupazione della famiglia Bove non è al momento il ritorno in campo del giovane: consci del rischio gravissimo corso e grati per il lavoro dei soccorritori, i genitori hanno la consapevolezza che, qualunque sarà l’esito degli esami, anche nella migliore delle ipotesi il ritorno in campo è un obiettivo molto lontano e quindi ora la priorità è dare conforto a Edoardo. Da parte loro i sanitari sono rimasti colpiti dalla maturità e dalla cultura del paziente. Ed emerge l’immagine di un giovane che ha ben chiaro il percorso che lo aspetta, sempre attento ad ascoltare e a confrontarsi su ogni aspetto clinico, per nulla intenzionato a delegare qualsiasi decisione ad altri.
Di
Redazione LaViola.it