Non certo un ingresso facile, né felice, a Torino, per Carlos Sanchez. Insufficienze sparse per i suoi 25′ giocati, entrato al posto di Thereau appena dopo l’espulsione di Badelj. Con la Fiorentina in dieci, e un risultato da provare a recuperare contro la Juve, Sanchez ha giocato a metà tra centrocampista e terzo difensore, abbassandosi spesso per provare ad impostare da dietro.
Una fase non facile di partita, quando è entrato il colombiano, ma l’apporto è stato non certo positivo. Ritmi bassi, appoggi facili sbagliati con un paio di palloni persi che potevano costare cari. E che non hanno permesso l’ultimissimo forcing in area avversaria ai viola. Insomma, le caratteristiche di Sanchez sono chiare: fisicità, centimetri ma non certo dinamismo o geometrie in mezzo al campo. Un giocatore nettamente diverso da Badelj, ed anche da Veretout.
Contro l’Atalanta, comunque, il colombiano si candida al ruolo di titolare. Così come avvenne a San Siro alla prima di campionato, quando Badelj era out per infortunio: domenica al Franchi il croato sarà squalificato, e Sanchez potrebbe essere scelto per fare ancora coppia con Veretout. Avendo quindi subito la chance di riscattarsi dalla prova non positiva di Torino. L’alternativa, per Pioli, si chiama Sebastian Cristoforo: altro tipo di giocatore, più ‘leggero’ e più palleggiatore. L’uruguaiano fin qui ha giocato 40 minuti, divisi tra San Siro e Verona.
Un ballottaggio a due, a meno che Pioli non scelga come mediano… Benassi. Scelta che andrebbe in controtendenza, visto che il tecnico viola vede l’ex Torino prettamente per la linea di trequarti, e non per il centrocampo a due. Chissà, però, che non ci possa essere qualche sorpresa. Anche se Sanchez, al momento, pare favorito sugli altri per una maglia da titolare in mezzo.
Di
Marco Pecorini