C’era una volta la richiesta avanzata dalle big del nostro calcio di tutelare i campioni attraverso pene più severe per le condotte violente in campo. Era il tempo delle sette sorelle, dei Batistuta, dei Del Piero, dei Totti, dei Ronaldo. Campioni, insomma. E per fermarli spesso e volentieri servivano le maniere forti.
La Serie A, oggi, non dispone più di tale appeal sul fronte fenomeni, ma resta una costante: i picchiatori, ed i picchiati. Ne sa qualcosa Nikola Kalinic. Il croato ha chiuso il 2016 al secondo posto assoluto per falli subiti in Serie A con 111, quinto dato d’Europa. Nel 2017 non è andata meglio all’attaccante viola. Solo nell’ultima gara, quella di domenica contro il Genoa, ha subito 7 falli. Facendo una rapido calcolo, in un campionato ne potrebbe arrivare a subire oltre 250.
Inaccettabile. La direzione di Orsato non ha convinto nessuno. Né nei singoli episodi, sui quali comunque ci potrebbe essere qualcosa da obiettare, ma soprattutto sulla gestione dei cartellini. Da Burdisso a Cofie, passando per Orban e Lazovic. Nel totale sono stati 19 i falli del Genoa contro i viola. Ed alla fine a terminare la gara in inferiorità numerica è stata proprio la Fiorentina. Beffa, dei due punti buttati via, e danni multipli. Da Chiesa a Kalinic.
“Multiple contusioni subìte nel corso della gara col Genoa al ginocchio. Si escludono lesioni, tuttavia sarà necessaria la rivalutazione clinica nei prossimi giorni data la intensa attuale sintomatologia dolorosa”. Ed alla seconda partita in cui Sousa, incalzato dai giornalisti, ha preferito rimandare alla società eventuali commenti sull’operato arbitrale, ci ha pensato solo parzialmente Corvino a far notare come forse Orsato avrebbe potuto fare di più nella gestione dei cartellini. E menomale che qualcuno, alla vigilia della gara col Genoa, vedendo la designazione di Orsato, aveva pensato: un arbitro big anche per la Fiorentina.
Non basta. Salvate il soldato Nikola, è titolo che viene da sé. Non averlo a Pescara merita più di qualche parola buttata lì. Serve qualcosa di più. Perché saranno anche tanti i demeriti della Fiorentina per i punti buttati al vento, ma quando si è sistematicamente mazzolati per 90’ come accaduto al Franchi domenica servono provvedimenti più severi.
Di
Gianluca Bigiotti