La prevendita è andata male perché, secondo il manager Marco Bosco, lo show è stato boicottato e ritenuto insufficiente la promozione da parte della società viola
Niente Mariah Carey, niente John Legend. Concerto annullato e polemiche a non finire. È andata talmente male la prevendita del super evento «Florence4Ever» dell’8 giugno al Franchi (poche migliaia di biglietti venduti) che, sbotta l’organizzatore, «ci saranno ripercussioni nell’ambiente». Da Los Angeles le parole d’ordine sono: «Delusione», «boicottaggio, intimidazioni e minacce», «situazione ridicola», «vergogna», «hanno trasformato una cosa bella in uno schifo».
Lo sfogo, come riporta il Corriere Fiorentino, è di Marco Bosco, italo americano amministratore delegato di Dream Loud, back-sponsor della Fiorentina, dopo aver preso la decisione di annullare l’atteso concerto di due delle pop star più popolari del decennio, insieme all’Orchestra Giovanile Italiana della Scuola di Musica di Fiesole.
Tanto per iniziare la prevendita è andata malissimo: «Lo show è stato boicottato sul nascere» accusa il manager italo-americano senza però fare nomi tralasciando di ricordare però l’alto costo del biglietto da 100 euro in su (prezzi di mercato per gli Usa, un po’ meno da noi).
La Dream Loud insomma avrebbe trovato difficoltà di ogni sorta: lamentandosi con la Fiorentina per l’insufficiente contributo nella promozione e con «i promoter locali» per un «boicottaggio» organizzativo: «Invece di aiutare noi e la città hanno solo fatto schifo» usando «cattive parole» e «cattiva pubblicità». Poi, per non farsi mancare niente nel j’accuse da Oltreoceano perché non cogliere la palla al balzo delle contestazioni alla Fiorentina e aggiungere «la tensione con la tifoseria che ha reso tutti preoccupati, gli artisti in primis che hanno fatto marcia indietro».

Di
Redazione LaViola.it