Salica e l’invito alla città: “Domenica tutta Firenze al Franchi”

Come riporta il Qs-La Nazione, prima Pioli. Salica poi, per rincarare la dose. Il messaggio ai tifosi, ma anche alla città è chiaro: domenica tutti al ‘Franchi’. E’ l’ultima in casa della stagione e quindi l’occasione per rendere omaggio a una squadra che nel nome del Capitano è andata oltre i propri limiti, tenendo aperta fino alla fine una corsa per l’Europa.

Europa che sembrava davvero lontana dalle ambizioni di un gruppo rivoluzionato a fondo, pronto a reagire come una squadra di grande livello, tecnico e caratteriale. Eecco perché anche la società ha sentito il dovere di rendere merito a questa Fiorentina, coccolata dall’allenatore dopo l’ennesima prestazione di rilievo e applaudita dai vertici del club. Proprietà compresa. Già, perché quando parla Gino Salica, non lo fai mai in modo banale. E soprattutto interpreta il sentimento dei fratelli Della Valle, (ri)tornati in sella in modo visibile, come probabilmente chiedeva la piazza a gran voce. Anche quella più critica nell’operato di tutte le componenti dirigenziali.

Davanti a questa squadra, che ha anche limiti certo, non si può rimanere indifferenti. «Ci sta facendo emozionare – ha avuto modo di sottolineare Salica –. La partita contro il Napoli, ma anche quella di Genova, hanno provocato delle emozioni fortissime». Domenica col Cagliari conterà come sempre il risultato, ma contro i sardi, i ricordi continueranno ad affiorare, perché, proprio nell’isola, Davide Astori si è affacciato al calcio che conta. Cagliari «che ha fatto cose meravigliose per Davide creando un legame affettivo con tutti noi. Sarà una gara di emozioni», non fosse altro perché se da una parte si lotta per la salvezza, dall’altra c’è in palio l’Europa, per continuare la bellissima cavalcata. Anche per questo Salica ha ribadito come la Fiorentina meriti un grande applauso

«Indipendentemente dal risultato finale, quindi auspichiamo che i sostenitori viola raggiungano il Franchi in massa. Abbiamo sempre creduto in questo gruppo: dicevamo sempre di avere pazienza. E creduto che il lavoro di Corvino e Freitas fosse stato un buonissimo lavoro». Da qui il messaggio a essere tutti al ‘Franchi’ per riconoscere il giusto merito al gruppo.