L’ex difensore viola: “Volevo restare ma Corvino non voleva aumentarmi l’ingaggio. Sarebbe un sogno tornare. Spesso penso ad Astori”
Parla così l’ex difensore della Fiorentina, a Firenze nella stagione 2016/17 e adesso al Tigres in Messico, Carlos Salcedo a La Nazione:
RICORDI. “Il calcio che mi è piaciuto di più è stato quello della Serie A. È stata bella anche l’esperienza con l’Eintracht, con cui ho vinto la Coppa di Germania, ma la Fiorentina la porto nel cuore. È stato un anno incredibile, volevo restare ma Corvino non voleva aumentarmi l’ingaggio. La partita che ricordo con più piacere è quel 5-4 all’Inter, Accadde di tutto: andammo sotto, sbagliammo un rigore e poi la ribaltammo grazie a un gol di Davide, al quale penso spesso. Astori è stato un uomo vero. Quando sono arrivato a Firenze non parlavo italiano ma ho imparato grazie a lui: mi è stato molto vicino. Quando stavo cercando casa è stato lui che mi ha dato una mano a trovarla. Appena ho saputo della sua morte non volevo crederci”.
DA CHAMPIONS. “Chiesa? Sì capiva che sarebbe esploso, già da come lavorava in allenamento. L’unico che ho visto faticare così tanto è Ronaldo. Sono molto felice per Federico, ora si merita la fascia di capitano”. La viola attuale? “Mi ha fatto piacere l’arrivo di Boateng, con cui ho giocato a Francoforte: innesti come il suo e quelli di Ribery e Caceres fanno capire che l’obiettivo della società è quello di tornare in Champions. E non immagina quanta voglia avrei di giocarla coi viola. Sarebbe un sogno poter tornare viola. Ricordo ancora con piacere tutti i dipendenti del club: mi hanno accolto a braccia aperte. Non so quando accadrà, ma voglio tornare lì”.
Di
Redazione LaViola.it