Battere l’Udinese per provare a rimanere in corsa per l’Europa e non rendere i prossimi mesi, quelli che separano la Fiorentina dalla fine del campionato, anonimi. La pesante sconfitta di Roma, nella prestazione e nel risultato finale, ha sicuramente lasciato malumore e tossine negative all’interno della squadra viola.
Ecco che oggi contro la formazione friulana i giocatori sono chiamati a un pronto riscatto. Sul piano del risultato perché la classifica deve tornare a essere mossa, sul piano della prestazione perché Sousa e la squadra devono tornare a dare certezze e sicurezze a tutti. Per la gara contro l’Udinese il tecnico portoghese recupera Kalinic al centro dell’attacco, dopo essere stato assente contro Pescara e Roma, e per la prima volta può convocare Saponara. Out, invece, per squalifica Sanchez. Il giocatore colombiano ‘adattato’ ultimamente in difesa per aver maggior qualità nella fase difensiva ma anche nel far ripartire dalla difesa l’azione. Al suo posto ballottaggio tra Salcedo e Tomovic, col primo in vantaggio.
A difendere i pali della porta viola Tatarusanu, la linea difensiva quindi formata da Salcedo, al centro capitan Gonzalo Rodriguez (da lui in molti si attendono un netto cambio di marcia, le difficoltà e gli errori mostrati negli ultimi mesi non possono essere causati dal non rinnovo del contratto) e poi Astori.
Sulla linea mediana l’intenzione è quella di andare avanti col trio formato da Vecino, Badelj e Borja Valero. Attenzione, però, alla variabile Cristoforo. Badelj ultimamente, più degli altri centrocampisti, ha giocato sotto ritmo. Ecco allora la possibile novità. Pensando anche che giovedì a Mönchengladbach la Fiorentina si giocherà una gran fetta di possibilità per il passaggio del turno agli ottavi di Europa League. Con l’eventuale inserimento di Cristoforo è evidente che le chiavi della regia viola sarebbero affidate a Borja Valero e Vecino.
Sull’out di sinistra Maxi Olivera, che ovviamente arretrerà in fase difensiva mentre dovrebbe trovare spazio in avanti per arrivare sul fondo e mettere palle dentro l’area, nella fase offensiva. In avanti la conferma di Chiesa, che si abbasserà anche sulla destra per la fase difensiva, e Bernardeschi sulla fascia opposta, libero anche di trovarsi la posizione in mezzo al campo, come un trequartista. Al centro dell’attacco ci sarà il ritorno di Kalinic. Una vittoria per la classifica, per rasserenare tutto l’ambiente. In caso contrario i problemi aumenteranno a dismisura, rischiando di diventare irrisolvibili.
Di
Gianni Ceccarelli