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Sacchi: “La Fiorentina mi cercò, poi incontrai Berlusconi. Dovevo incontrarmi con i viola, ma…”

Il ricordo dell’ex tecnico che ha fatto la storia con il Milan: poteva venire a Firenze, ma l’incontro con Berlusconi…

Arrigo Sacchi, ex allenatore diventato grande con il Milan di Berlusconi, alla Gazzetta dello Sport ricorda l’ex patron rossonero citando anche la Fiorentina: «Berlusconi chiese di vedermi attraverso un comune amico, Ettore Rognoni, con cui avevo una frequentazione fin da ragazzo. Non sapevo che cosa volesse da me. Pensavo che gli interessasse qualche giocatore del mio Parma. L’appuntamento era il lunedì nella villa di Arcore. Ma tutto slittò perché Berlusconi era a Saint Moritz e l’elicottero non poté decollare a causa di una forte nevicata. Rognoni mi chiese di posticipare di una settimana. Gli dissi che andava bene, purché prima di venerdì perché per quel giorno dovevo dare una risposta alla Fiorentina che mi aveva cercato. Il martedì ad Arcore. C’era anche Galliani. Parlammo di calcio dalle otto di sera alle due di notte. Berlusconi mi spiegò il progetto, io ero entusiasta e accettai anche se tornando a Parma, in autostrada, ci ripensai perché non potevo comportarmi male nei confronti della Fiorentina che avrei dovuto incontrare. La mattina telefonai a Rognoni e gli spiegai il problema. Lui mi rassicurò. “Berlusconi ti vuole a tutti i costi. Dobbiamo tornare ad Arcore, è pronto il contratto” mi disse. Andammo, Berlusconi non c’era: era impegnato con Pippo Baudo e Raffaella Carrà. Io firmai il contratto in bianco. Spiegai che era il mio modo per ringraziarli della loro fiducia. Io ero un perfetto sconosciuto e mi stavano dando una grandissima opportunità. Scoprii che avrei guadagnato di meno di quello che prendevo in B al Parma, ma non m’importava».

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