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Sacchetti: “Italiano? Quando lo avevo a Verona era già tecnico in campo ed era un ragazzino”

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L’ex Hellas Sacchetti: “Italiano? Quando lo avevo a Verona era già tecnico in campo ed era un ragazzino”

Parla così il doppio ex di Verona e Fiorentina Luigi Sacchetti a Lady Radio: “Il Verona è una squadra molto concreta, corre tanto, e segna spesso alla prima occasione. La Fiorentina è davvero bella da vedere, è tornata ad essere come dovrebbe essere la viola. Mi aspetto una gara bella, perché entrambe fanno un bel calcio”.

GENNAIO. “Se la Fiorentina vuole arrivare in Europa, è chiaro che dal mercato debba arrivare qualche elemento che permetta alla squadra viola di fare un salto in avanti”.

SINGOLI. “La crescita di Vlahovic è stata fondamentale nel raggiungimento dei risultati che sta ottenendo la Fiorentina. Per l’età che ha sta facendo cose molto importanti. E’ un centravanti moderno, rapido, forte fisicamente e mentalmente. Ma soprattutto ha tanta fame e voglia. In carriera ne ho visti tanti, non molti meglio. Un altro calciatore che secondo me sta facendo la differenza è Callejon, che nel recente passato non veniva utilizzato, e invece mi piace molto come si sta applicando. Dà grande equilibrio perché ha un grande senso tattico. Castrovilli, invece, è stato una delusione per me. E’ calato molto, mi aspettavo di più. Ok gli infortuni…ma penso che possa dare qualcosa di più”.

ITALIANO. “Quando eravamo assieme, si vedeva che era già un allenatore in campo. Sa guidare il gruppo, io allenavo la Primavera e lui dimostrò subito di essere già un giocatore da prima squadra. Aveva una grande mentalità, determinazione, furore agonistico. Non era fisicamente dotato in maniera particolare, ma mentalmente era sempre cattivo, determinato. Spiegava tutto ai compagni, dettava i movimenti”.

AMRABAT. “Non capisco perché non stia rendendo. Al Verona a me impressionò, e non mi è sempre dispiaciuto quando ha giocato a Firenze. La differenza, secondo me, la faceva avere un giocatore d’esperienza come Veloso al suo fianco, che a Firenze non c’è stato. Magari gli manca qualche tempo di gioco, che Veloso gli indicava in campo. Io ci punterei ancora”.

BONAVENTURA. “Mica lo scopriamo adesso. Forse era più un uomo d’attacco, e adesso ha un po’ arretrato il raggio d’azione. Ma è davvero forte”.

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