Il problema annoso del terzino destro. Una falla storica per la Fiorentina, una mancanza cronica degli ultimi anni. Terzino, o difensore destro che sia. Da inizio 2017 Sousa aveva proposto la carta Sanchez in difesa: alcune ottime prove, poi qualche sbavatura fino al disastro di Roma. Non unico colpevole, il colombiano, ma quando sei un ‘adattato’ nel ruolo di difensore qualche misura, qualche linea, può risultare imperfetta. Ancor più se tutta la squadra non aiuta.
Ecco il Sanchez andato in forte difficoltà sia fisica (contro i più veloci El Shaarawy ed Emerson, ma anche con Fazio sul raddoppio giallorosso) che tattica e di palleggio. In ogni caso, per Sanchez un turno di riposo contro l’Udinese. Era diffidato, è stato ammonito ieri e sarà squalificato contro i bianconeri. Dal Chievo a Roma, Sanchez è stato l’unico giocatore (insieme a Vecino) ad aver disputato tutte le partite al completo, con 270′ consecutivi (7 partite in 28 giorni) senza tirar fiato.
Uno stop che può anche far bene, al colombiano, risultato uno dei peggiori a Roma. Chi sceglierà Sousa al suo posto, contro l’Udinese? Gonzalo ed Astori, a meno di problemi fisici, saranno confermati. A destra il portoghese ha quattro giorni per scegliere la soluzione. De Maio, Tomovic o… Salcedo: tutti hanno commesso più di qualche errore nel recente passato, disattenzioni singole e di reparto. Nessuno, in fondo, dà totale garanzia, ma questo è ovvio in una difesa che è arrivata a subire ben 25 gol nelle ultime 14 partite giocate. Con la porta viola che è rimasta inviolata solo nel doppio confronto con il Chievo tra campionato e coppa Italia.
Il problema, insomma, è evidente: responsabilità dei singoli, difficoltà di reparto e di tutto l’assetto di squadra quando si tratta di difendere. Perché Tomovic ha i suoi difetti, ma se sulla sua corsia c’è un Tello che non difende mai… così come Sanchez a Roma, raramente raddoppiato da Chiesa sulle incursioni di Emerson. E di esempi ce ne sono tanti altri, anche centralmente e sulla sinistra.
Dicevamo, però, dell’eredità di Sanchez. De Maio ha giocato nel 2017 tre gare su sette, soffrendo però non poco contro Genoa e Pescara. Tomovic dopo il doppio disastro contro Lazio e soprattutto Napoli è entrato in un vortice di insicurezze, ed è rimasto in naftalina in quattro occasioni nelle ultime sette gare. A Napoli in coppa Italia un suo errore è costato il gol decisivo, così come a Pescara il ‘buco’ sul momentaneo vantaggio abruzzese. Proprio all’Adriatico Tomovic era partito titolare, per poi essere sostituito da Chiesa all’intervallo (con Federico che ha poi cambiato volto alla partita).
Dunque Salcedo. Un ‘desaparecido’ per Sousa. Tra dichiarazioni (ricche di smentite) su presunte assenze legate al contratto e al futuro riscatto, fatto sta che il messicano non gioca addirittura da 8 partite. Da quel Fiorentina-Napoli 3-3, con fallo ingenuo nel finale su Mertens costato il pareggio in extremis di Gabbiadini dal dischetto. Un lungo periodo di riflessione concesso da Sousa, che a Salcedo ha riservato appena qualche secondo a Pescara, dopo il raddoppio di Tello nel recupero. Molto poco, per uno che nelle ultime 19 gare del 2016 aveva giocato 13 volte, di cui 12 da titolare…
Di
Marco Pecorini