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Rui Costa: “Firenze, una forza incredibile: si giocava per una città intera. Chiesa tra i migliori”

Il grande ex di Fiorentina e Milan parla prima del match del Franchi: “Non importano Pallone d’Oro e Scudetto per essere felici”

Un doppio ex di lusso, Manuel Rui Costa, parla prima di Fiorentina-Milan al canale Youtube della Serie A: “Il calcio italiano era il top del mondo, i giocatori migliori giocavano in Italia. Ronaldo? Era giovane, normale fosse ammiratore del calcio italiano. Oggi il suo contributo al campionato italiano è evidente, mi dispiace che non giochi per nessuna delle due mie squadre (Fiorentina e Milan, ndr). Ma fa apparire il calcio italiano ad alti livelli. Sono contento di questo”.

FIORENTINA. “La sensazione che ho sempre avuto, arrivando a Firenze, è che non si giocava solo per il club, ma per l’intera città. Il coinvolgimento della città coinvolge tutti i giocatori, e questo dà una forza incredibile. Ho avuto il privilegio da capitano della Fiorentina di alzare alcuni trofei, come la Coppa Italia. Non abbiamo vinto lo Scudetto, ma qualcosa abbiamo vinto. Non c’è bisogno di vincere Pallone d’Oro o campionato per essere felice, e per rendere orgoglioso chi è intorno a te”.

MILAN.Il giorno in cui ho lasciato la Fiorentina per il Milan è stato pieno di emozioni, lasciavo una città che mi aveva accolto e che mi aveva sempre tenuto in grandissima considerazione. Dall’altra stavo andando in un club in cui avevo sempre voluto giocare, sono cresciuto guardando il Milan di Sacchi. Berlusconi amava i trequartisti, io arrivavo per sostituire Boban, dopo di me arrivò Kakà. Abbiamo vinto praticamente tutto”.

CHIESA. “È strano vederlo sul campo, l’ho conosciuto quando ancora era bambino e ho lavorato con suo padre. Ha una grandissima capacità, grande esplosività e tecnicamente e tatticamente è molto abile. In ogni partita ha dimostrato grande abilità fisica e grande dinamica, è un eccellente giocatore e, se non è il migliore, è tra i giocatori più importanti dell’ultima decade del campionato italiano”.

Fiorentina-Milan? Se c’è una partita che non mi piace guardare è proprio questa, non so chi tifare. Se segna la Fiorentina, mi sento male per il Milan, e viceversa. L’unica cosa che posso sperare è che il risultato torni utile a chi delle due squadre ne ha più bisogno. E che vinca il migliore”.

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