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Rugani, il ‘giallo’ del tampone: test nel giorno di Juve-Inter, anzi no

Rugani

Il difensore bianconero si è sottoposto al tampone dopo qualche linea di febbre. Ma alcune parole della fidanzata hanno alzato un polverone.

Che pasticcio in casa Rugani, scrive Il Corriere dello Sport. La fidanzata di Daniele Rugani, in dolce attesa e a sua volta risultata positiva al Covid-19 negli scorsi giorni, ha rilasciato un’intervista al portale di informazione www.tpi.it. Rischiando di alzare un polverone, perché nel raccontare gli ultimi delicati giorni vissuti da lei e dal difensore bianconero, sono state dichiarate delle date diverse da quelle che avevano visto Rugani diventare il primo calciatore della serie A positivo al Coronavirus. «Daniele era appena tornato a casa dall’allenamento. Si sentiva poco bene, qualche linea di febbre, nulla di più, ma per sicurezza decise di passare la notte alla Continassa, il centro tecnico della Juve. Perché lì? Per un senso di responsabilità, e infatti ha anche subito avvisato la squadra che avrebbe passato la notte lì, dove ogni giocatore ha una propria camera a disposizione tutto l’anno. Così è nato il sospetto. E nonostante la mattina seguente, al risveglio, stesse meglio, con il consenso comune della Società è stato deciso di eseguire un tampone per testare la positività di Daniele al Covid-19», questa la ricostruzione di Michela.
Fin qui tutto tornava più o meno con quanto documentato e raccolto nelle scorse settimane. Se non fosse che poi a creare confusione siano arrivate le date di cui ha parlato Lady Rugani: «Daniele ha fatto il tampone domenica 8 marzo, e il risultato è arrivato il 9. Io l’ho fatto il 16, una settimana fa. A quel punto, quando ho saputo di Daniele, che non vedo da lunedì 9, anche io non mi sentivo granché bene. Così hanno fatto il tampone anche a me». Ecco il pasticcio, mica piccolo: perché domenica 8 marzo in realtà è il giorno in cui si è giocata Juventus-Inter. 
LA RICOSTRUZIONE. Immediata la smentita da parte della società bianconera. L’esatta cronologia degli eventi non può essere quella raccontata da Persico. Tornando indietro fino a quell’8 marzo, Rugani era regolarmente tra i convocati per il derby d’Italia, vissuto in panchina. Lunedì 9 tutta la squadra era a riposo, martedì 10 Rugani si è regolarmente allenato con il resto del gruppo, in serata qualche linea di febbre già scesa durante la notte, mercoledì 11 gli accertamenti del caso con tanto di tampone e in serata l’esito positivo annunciato alle 23 tramite comunicato ufficiale della Juventus.

IL PASTICCIO. Successivamente alla smentita della società bianconera, poi è arrivata una nota ulteriore da parte di Tpi e dell’autore dell’intervista: «Chiesta nuovamente conferma di questa notizia a Michela Persico è emerso che, diversamente da quanto documentato nell’audio-registrazione dell’intervista alla fidanzata di Rugani, il difensore della Juve avrebbe fatto il tampone la mattina di martedì 10 marzo, e sarebbe risultato positivo l’11 marzo. Notizia confermata anche dall’agente di Rugani a Tpi». Un altro pasticcio insomma, considerando come a conferma della presenza di Rugani nell’allenamento di martedì 10 ci siano anche le immagini della seduta di quel giorno diffuse dalla società bianconera: proprio nella prima foto della news di riferimento c’è proprio lui alle spalle di  Bonucci. Un pasticcio che ha fatto rumore e creato confusione.

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