Rossi caccia Rossi… Ecco Sinisa. Una volta a te, una volta a me…
Infatti, restando al destino, oltre al fatto di aver ‘saltato la panchina’ proprio a Firenze, dove lo ricordano in tanti per svariati motivi, tra i quali spizza la ‘scazzottata’ con Ljajic che ha permesso alla Fiorentina di liberarsene per ingaggiare Montella, chi prenderà il suo posto – con ogni probabilità – sarà proprio Sinisa Mihajlovic, colui che – invece – in viola fu costretto, a furor di popolo, a cedere a Rossi il suo posto in panchina. Della serie: una volta a te, una volta a me. La differenza è che, mentre Delio lascia la Sampdoria dopo la 12ª giornata, penultima in classifica con 9 punti (in seguito a 2 vittorie, 3 pareggi e ben 7 sconfitte) e con lo spogliatoio almeno apparentemente avverso, Sinisa lasciò la Fiorentina dopo 10 giornate, con 12 punti fatti e al 12° posto in classifica (in seguito a 3 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte), ma con lo spogliatoio al suo fianco e soprattutto a 4 punti dalla sesta in classifica (il Palermo con 16) e quindi dall’Europa (la classifica era molto corta). In fin dei conti, cambia poco: quando la fiducia arriva al termine, non c’è niente da fare.
È solo curioso come il destino, talvolta, può essere beffardo. E questa volta lo è stato nei confronti di Delio Rossi che a Firenze prima ha pensato di approdare per restarci a lungo, poi è stato allontanato in seguito ad un errore commesso dovuto all’esasperazione di una situazione (probabilmente) invivibile e poi, tornando da avversario, c’ha lasciato le penne (professionalmente parlando) perdendo partita e posto di lavoro per ‘colpa’ del suo omonimo Rossi (Pepito). Il calcio è strano. “Ora c’ho le prove…”, direbbe qualcuno.