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Editoriali

A Roma per non pensare ad un altro gennaio di sofferenza per le possibili uscite. Col rischio di dover cominciare tutto nuovamente da zero

Fiorentina

La gara con la Roma è alle porte per la Fiorentina. Coi giallorossi di Mourinho la formazione viola cerca risposte. Intanto le voci su possibili cessioni illustri aumentano

Altro gennaio, altre possibili uscite illustri per la Fiorentina. Le voci su Nico Gonzalez non si spengono, anzi, aumentano giorno dopo giorno.

Per quanto nel calcio moderno, ormai, nessun calciatore sia davvero incedibile, i tifosi viola si apprestano a contare le ore che mancano alla chiusura della sessione di calciomercato invernale con la stessa apprensione che contraddistinse anche il gennaio scorso, quando Vlahovic prese la strada di Torino sponda Juventus, unita al lecito scetticismo di chi si è visto sostituire il serbo coi vari Piatek e Cabral, con inserimento successivo di Jovic, Chiesa con Callejon, Odriozola con un Dodo che ancora non ha ingranato e Torreira con Mandragora.

NON FENOMENI, MA…Sia chiaro, Gonzalez non è un giocatore imprescindibile in assoluto, come non lo è Amrabat. Ottimi giocatori, che in questa Fiorentina possono fare la differenza, ma sicuramente rimpiazzabili. Tanto che un mese fa molti avrebbero messo la firma per vendere l’argentino, incassare una buona somma e sostituirlo, così come prima del Mondiale altrettanti avrebbero fatto col marocchino. D’altronde Gonzalez segna solo su rigore e spesso è infortunato, dicevano e dicono i meno affezionati a Nico, mentre Amrabat è solo un mediano e si sposa non molto bene con le idee di gioco di Italiano, dicevano e dicono i meno affezionati al centrocampista ex Hellas. Concetti ed opinioni che possono risultare condivisibili o meno a seconda di come la si pensi. I veri nodi, piuttosto, stanno altrove: 1) Nella tempistica, perché vendere due pedine titolarissime (almeno sulla carta) come Gonzalez e Amrabat a gennaio costringerebbe l’allenatore a dover rimodulare la propria squadra (per non dire ripartire quasi da zero) a stagione in corso. Chi entrerebbe, inoltre, avrebbe bisogno di tempo per inserirsi. 2)Nel clima, perché il segnale che la Fiorentina manderebbe alla piazza privandosi a gennaio di uno o due dei propri migliori calciatori, di nuovo, sarebbe tutt’altro che di forza. A maggior ragione dopo aver atteso a lungo l’argentino e detto che Gonzalez sarebbe stato uno dei nuovi acquisti post infortunio. 3) Nell’incertezza che la squadra mercato riesca a migliorare la qualità a disposizione. I precedenti sopra citati non fanno propendere all’ottimismo. C’è chi come il Napoli ha costruito una corazzata privandosi di Mertens, Insigne e Koulibaly, ma prendendo Raspadori, Simeone, Kim e Kvara, così come l’Atalanta fa da anni. Ma da queste parti, nel recente passato, vendere e ricomprare ha portato quasi sempre ad un indebolimento (sportivo, non certo economico).

NO CHIUSURE. Intanto dalla Fiorentina nessuno ha chiuso o spento le voci. Non è arrivato nessun categorico “Gonzalez resta”, o “Amrabar resta”, che comunque, visto i recenti trascorsi, avrebbero lasciato il tempo che trovano. Intanto arriva la sfida con la Roma per la Fiorentina, gara in cui i viola cercano risposte dopo il recente filotto di risultati utili che hanno visto la squadra di Italiano rimediare 7 vittorie, 1 pareggio e 1 ko (col Milan, in modo immeritato) nelle ultime 9 gare tra campionato e coppe. Con più di qualche dubbio sul futuro, sulle strategie societarie e soprattutto sulla strada sportiva che questa Fiorentina vorrà prendere.

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