
Pioli lancia messaggi alla squadra in vista del derby contro il Pisa, dove è atteso un netto cambio di passo rispetto alle ultime uscite
Niente alibi. “Il tempo del rodaggio è finito“. Messaggio forte e chiaro lanciato da Stefano Pioli ai suoi giocatori. Conferenza stampa dell’antivigilia, il tecnico emiliano non ha snocciolato particolari di formazione o sistema di gioco, ma ha voluto comunque lasciare una traccia. Perché i 70 giorni di lavoro insieme citati dal tecnico non sono pochi. E perché c’è una città intera che freme di veder decollare la stagione della Fiorentina.
TESTA E CUORE. Pioli indica con il dito la testa e poi il cuore. Serviranno moduli, idee e giocate, ma prima di tutto vuol vedere in campo una squadra lucida e razionale, oltre che vogliosa di strappare a ogni costo il risultato per la propria gente. Assenti gli ultras per la nota protesta (sacrosanta) relativa al caro biglietti, la Fiorentina non sarà comunque sola. Nel settore ospiti dell’Arena Garibaldi ci saranno oltre 500 tifosi gigliati che spingeranno Kean e compagni alla ricerca della prima vittoria in campionato.
DODO E COMUZZO. “Sì, possono essere soluzioni“. Pioli non si sbottona più di tanto, ma quel che si è scritto nelle ultime ore ha trovato conferma. Comuzzo può giocare in una posizione di terzino bloccato, davanti a lui può essere alzato Dodo. Soluzione questa per provare a innescare con più continuità Kean, liberando il brasiliano da compiti difensivi. Al momento la priorità è quella di rimettere Moise nelle condizioni ideali per il suo stile di gioco. Non si può fare a meno dei suoi gol.
GUD. Nessun accenno alla condizione di Albert Gudmundsson, ma l’islandese è ormai pronto a riprendersi la Fiorentina. Sarà lui ad agire alle spalle di Kean. Perché sì, la sensazione forte è che per il momento possa essere accantonata l’ambiziosa idea delle due punte pesanti. La speranza di Pioli resta comunque quella di poterci arrivare, magari anche a giocare con il trequartista, ma il momento impone altre scelte. Confermato a centrocampo Fazzini. Dovrebbe partire da sinistra come contro il Como, ma potrebbe fare anche la mezzala. Dipenderà dal ‘vestito’ tattico scelto. Quello che ancora non è stato trovato. Ma ormai “il tempo del rodaggio è finito“.

Di
Alessandro Latini