
In un mese si è mosso poco sul fronte stadio, mentre sono partiti i lavori al Viola Park a Bagno a Ripoli. Nardella accelera per il restyling del Franchi, ma…
Bocce ferme sul fronte stadio quando l’aereo che riporta Rocco Commisso negli States stacca stacca le ruote dalla pista di decollo. Il patron viola è tornato ieri a punzecchiare la politica fiorentina che ci par d’intendere sia a suo parere sembra troppo “slow“ per tener testa al suo “fast fast fast“. Al netto della pianta di ulivo che ha simbolicamente dato il via ai lavori per il Viola Park del Pian di Ripoli Commisso torna in America con poche certezze sulla casa futura della Fiorentina salvo quella di non voler spendere soldi per l’Artemio Franchi. Così scrive La Nazione.
RESTYLING E CAMPI. Quell’impianto per cui, al contrario, Palazzo Vecchio con in testa il sindaco Dario Nardella ha ingranato la quinta per un restyling che lo trasformi nello «stadio più bello del mondo». La terza tappa della road map indicata dal sindaco prevede il concorso internazionale per dare un nuovo volto all’impianto del Campo di Marte. Il sindaco ha l’idea di realizzare al suo interno un polo museale, «ma pensiamo a uno stadio con centro congressi, ristoranti, attività commerciali, una galleria, sale per incontri» ha detto in queste ore. Un percorso per il momento parallelo rispetto a quello della società viola che, come noto, in prima battuta aveva individuato i terreni di Campi Bisenzio (dopo il netto no alla Mercafir) per costruire la nuova casa della Fiorentina. Al momento tutto sembra in stand by.

Di
Redazione LaViola.it