Rocco, stavolta a Firenze senza la moglie. Prima mossa per il futuro: decisione su Pradè

Commisso è tornato in città ma non accompagnato da Caterina. Dalla scossa alla squadra a stadio e centro sportivo, fino alle scelte sui dirigenti…

Prima la salvezza, poi il futuro. Rocco Commisso ieri, appena arrivato da New York, ha tracciato la linea, dando implicitamente anche un avvertimento ai giocatori in scadenza o sospesi tra rinnovo e addio. «Bisogna dare il massimo in queste ultime partite e puntare a giocare bene e a vincere», ha detto il patron viola che è subito entrato nel vivo della questione salvezza, pranzando con la squadra in ritiro. «I ragazzi lo sanno che non si scherza. Ci salviamo — ha sottolineato — poi iniziamo a pensare alla prossima stagione». Così scrive il Corriere Fiorentino.

SENZA MOGLIE. Stavolta con il presidente non è arrivata la moglie Caterina ed è un po’ una novità visto che dopo il closing fatto senza di lei, lady Commisso lo ha sempre accompagnato e consigliato nelle scelte, soprattutto quelle relative al Viola Park. E a proposito del nuovo centro sportivo, in questi giorni di permanenza a Firenze il presidente andrà a constatare di persona lo stato dei lavori, che proseguono nonostante il ricorso al Tar di Italia Nostra e di sicuro chiederà aggiornamenti anche sul restyling del Franchi.

VICINO ALLA SQUADRA. Ma ieri Commisso come priorità ha messo la squadra: «Sono tornato per stare vicino ai giocatori», ha spiegato. E il pranzo a Villa Olmi è stato l’occasione per parlare ai viola, richiamandoli alla responsabilità di ottenere al più presto la salvezza e alla necessità di onorare le ultime partite cercando di vincere sempre. La sera infine il patron ha assistito alla partita al Franchi con il figlio Joseph e la dirigenza al completo. Prima del fischio iniziale c’è stato un abbraccio con Ribéry (entrambi senza mascherina) in tribuna.

PRADE’ E DIRIGENZA. Ma indipendentemente dai punti che mancano alla salvezza e dal risultato con l’Atalanta, da oggi Commisso inizierà a gettare le basi per il futuro, a partire dal chiarimento sulla posizione di Daniele Pradè, in scadenza. Il presidente dovrà valutare prima se proseguire con il dirigente romano e soprattutto se affiancargli un personaggio di grande carisma come Marcello Lippi o, invece, un collaboratore sì esperto ma che resti più nell’ombra e abile nello scouting. Linee di pensiero differenti dunque che sta al patron scegliere e seguire.