Rocco, la strada è ancora lunga. Voglia di investire, ma andamento lento sul campo

Sul Corriere Fiorentino si parla degli investimenti di Commisso e della volontà di fare una grande Fiorentina. Ma serve alzare l’asticella.

Tra il dire e il fare si sa, molto spesso, c’è di mezzo il mare. Promesse, ambizioni, buoni propositi. Tutto si può dire tranne che Rocco Commisso non abbia voglia di costruire una Fiorentina forte. «Sono venuto per vincere, non ho mai perso in vita mia e non voglio cominciare ora», disse appena sbarcato a Firenze. Parole, seguite da fatti. Oltre 300 milioni già investiti, il centro sportivo a Bagno a Ripoli, la determinazione con la quale sta giocando la partita per la costruzione del nuovo stadio, il mercato di gennaio. E poi la passione, la vicinanza alla squadra, le battaglie contro il Palazzo. Tanta roba. Non abbastanza però, per pensare di essere vicini alla meta. La salvezza non è ancora scontata, scrive il Corriere Fiorentino.

STRADA LUNGA. «Vogliamo arrivare a livelli da Champions», ha detto Joe Barone la settimana scorsa. Allo stesso tempo, il direttore generale viola, ha fatto presente quanto ancora ci sia da lavorare. Ha ragione, e la partita di sabato con l’Atalanta lo ha (ampiamente) dimostrato. Un’enorme differenza tra le due squadre, sotto tutti i punti di vista. Una manifesta superiorità (nerazzurra) davanti alla quale la Fiorentina non ha potuto far altro che chinare il capo. Il più banale è che quello è un percorso (guai, a parlare di progetto) che va avanti da anni, curato nei dettagli e perfezionato anno dopo anno. I viola, al contrario, sono appena partiti.

ALZARE L’ASTICELLA. Dalla prossima stagione va però alzata l’asticella. Va aumentato il tasso di personalità. Un gruppo che forse non riesce a scacciare definitivamente i fantasmi della scorsa stagione.