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Rivoluzione difesa… intanto nel modulo. Il passaggio a 4 sarà ‘indolore’?

Dal 5-3-2 degli ultimi anni al 4-3-3, a cambiare sarà soprattutto la difesa. In attesa del mercato

Ci sono Milenkovic e Pezzella in scadenza che con grandi probabilità lasceranno Firenze, c’è un Lirola determinato a tornare a Marsiglia, un Biraghi non certo al 100% di restare. In attesa del mercato, però, la difesa viola vivrà l’inizio della rivoluzione in ritiro. Soprattutto a partire dal modulo. Dalla difesa a tre (anzi, a cinque) degli ultimi anni alla retroguardia a quattro portata avanti con continuità da Italiano nelle sue esperienze precedenti. Un passaggio che può essere tutt’altro che semplice.

CAMBIAMENTO. Da fuori possono sembrare numeri, schemi bloccati, ma in realtà nel lavoro quotidiano ci sono posizioni corrette da assumere, letture, diagonali, movimenti sincronizzati. Insomma, un gioco di squadra e un’alchimia da trovare. Non solo come difesa, ovviamente, ma anche con gli altri reparti. Ma il passaggio tra difesa a tre e difesa a quattro richiede tempo, ripetizione dei meccanismi, interpreti giusti. Quanto fosse difficile, in una stagione assai complicata in termini di punti e classifica, il cambiamento si è visto a campionato in corso con l’arrivo di Prandelli. Il tecnico di Orzinuovi provò a ripartire dal 4-2-3-1 e dal 4-3-3, ma ben presto si trovò costretto a tornare indietro perché la sua Fiorentina imbarcava acqua da tutte le parti.Rivedendo allenamenti e partite, c’erano incertezze mettendosi a quattro. Ho voluto togliere alibi alla squadra e loro mi hanno risposto in modo importante”, disse Prandelli, che ricevette subito segnali negativi dai giocatori. “Per fare la difesa a quattro ci vogliono almeno due mesi di lavoro”.

ASSENZE E MERCATO. Di tempo quella Fiorentina non ne aveva, adesso invece c’è da ricostruire una nuova filosofia di gioco a partire dal ritiro estivo. Con la speranza che le idee di calcio di Italiano possano entrare subito nella testa e nelle gambe degli interpreti. In attesa del mercato, perché poi diversi giocatori potrebbero cambiare aria, con l’arrivo in corsa di nuovi difensori. Fin dalla zona centrale del reparto: Milenkovic inizierà il ritiro a Moena ma, essendo in scadenza, potrebbe lasciare i viola nelle prossime settimane. Discorso simile per Pezzella, che comunque non si unirà al gruppo prima di agosto, visto che è ancora impegnato in Copa America al pari di Martinez Quarta. Con Caceres che ha già salutato in scadenza di contratto, come centrale resta Igor, con alcuni giovani come Dalle Mura e Ranieri pronti a mettersi in mostra.

ESTERNI. Quest’ultimo, però, ha spesso difeso a tre, quindi sarebbe da valutare la sua collocazione nel reparto a quattro (magari potrebbe essere testato anche da terzino). Discorso allargabile ad altri esterni attualmente in rosa: Lirola è tornato dal Marsiglia e proprio all’OM vorrebbe tornare, intanto sarà a disposizione di Italiano anche se negli ultimi anni ha sempre fatto il quinto di centrocampo e non il quarto di difesa. Un po’ come Biraghi dall’altra parte, più apprezzabile in fase propositiva e di spinta piuttosto che in quella di copertura. C’è il jolly Venuti, che con abnegazione si è spesso adattato a più ruoli. Mentre tra i giovani da valutare ci sono Terzic a sinistra e Ferrarini a destra.

PASSAGGIO ‘INDOLORE’? Insomma, esce un quadro di un reparto piuttosto carente nelle prime settimane di ritiro. Se tra centrocampo e attacco Italiano può già lavorare con diversi giocatori ‘pronti’, in attesa poi che il mercato entri nel vivo, in difesa ci saranno pochi dei futuri componenti del reparto arretrato. In più con le difficoltà del passaggio alla difesa a quattro. Sperando che stavolta il cambio tattico possa essere ‘indolore’.

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