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Rivoluzione azzurra, largo ai giovani. A iniziare da Federico Chiesa

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Come riporta La Repubblica Firenze, se il calcio italiano fosse un social network, quella parola, sarebbe in cima ai “trend topic”. Il riferimento, va da se, è al clamoroso tonfo della Nazionale. Un fallimento mondiale che, di certo, porterà ad una rifondazione. Totale, parziale, soltanto apparente? Oggi, in questo senso, se ne saprà di più. Che ne sarà, per esempio, di Tavecchio? Resisterà o le pressioni della politica (sportiva e non) alla fine lo convinceranno a lasciare? Chissà. Di certo, cambierà il ct. Già oggi infatti, salvo sorprese, verrà annunciato il siluramento di Giampiero Ventura. E poi i giocatori. Saranno in tanti, a lasciare. A partire da colonne portanti come Buffon, Barzagli, De Rossi, probabilmente Chiellini.

Con loro, si chiude un ciclo. Trionfi, cadute, ripartenza. In questi 15-20 anni, c’è stato un po’ di tutto. Ora però, tocca alla “next generation”. Quella che, per molti, avrebbe già dovuto imporsi dopo l’addio, due anni fa, di Antonio Conte. Gente come Bernardeschi, Caldara, Gagliardini, Spinazzola, Darmian, Pellegrini, Insigne, Belotti, Chiesa. Soprattutto, Chiesa. Il giovane figlio di Enrico, nel giro di un anno e mezzo, si è preso (quasi) tutto. La Fiorentina prima, l’Under 21 poi. Adesso, tocca alla Nazionale maggiore. Un mondo che Federico ha appena assaggiato, quando Ventura lo ha convocato per uno dei suoi stage e culminato nell’amichevole di Empoli contro San Marino. Era il maggio scorso e per molti, quel match, non era che l’antipasto di quello che sarebbe accaduto dal 2018. Un altro mondiale con la vecchia guardia, e poi largo ai giovani. Era quello il piano di Ventura. Magari, per qualcuno, accelerando il processo. Invece no. L’idea è naufragata, l’Italia in Russia non ci andrà e, quindi, per quei ragazzi il futuro è oggi. Per altri invece, il domani è un punto interrogativo.

Uno come Astori, per esempio. Sospeso a metà tra quelli che salutano e quelli che arrivano. Farà ancora parte del gruppo azzurro? O, anche per lui, è finita col disastro di San Siro? Al prossimo ct (Conte, Allegri, Mancini?), quello che dovrà guidare la #rivoluzione, l’ardua sentenza.

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