Il tecnico non aveva ricevuto abbastanza da Cabral e Jovic: da qui la decisione di cambiare tutto
La Repubblica-Firenze in edicola stamani traccia il profilo del nuovo attacco viola, completamente rivoluzionato dopo gli arrivi di Nzola e Beltran. L’attacco nelle strategie di Italiano è sempre stato vitale. La sua squadra ha sempre costruito molto: tante occasioni, tanta densità nella metà campo avversaria, cross a ripetizione e un dominio delle gare che però più d’una volta non aveva portato alla concretezza desiderata e dunque al risultato.
Cabral e Jovic, 30 gol in due in tutte le competizioni, non davano più al tecnico quelle garanzie che richiedeva. Ha chiesto certezze e la dirigenza, in questo, l’ha accontentato con l’arrivo di Nzola. Suo pupillo fin da tempi del Trapani: uomo d’area di rigore ma anche di raccordo. Abile negli ultimi metri ma anche nello stacco aereo. L’uomo giusto al posto giusto nelloschieramento ideale. E il prossimo arrivo di Beltran rappresenta il talento da far crescere: aspettandolo, certo, ma già pronto per dimostrare che gli oltre 25 milioni di euro spesi per lui (con ingaggio pesante) e la concorrenza sbaragliata, raccontano di una scelta mirata nella logica di avere due attaccanti che si completano e che soprattutto portano una ventata nuova.
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Redazione LaViola.it