Un passato in viola e il rammarico per tanti di averlo lasciato andare: ora può tornare a indossare la maglia gigliata
Spesso se ne è parlato, vivendo il suo addio alla Fiorentina come un rammarico. E in questi giorni il nome di Nicolò Zaniolo è torna prepotentemente d’attualità. Daniele Pradè ci sta pensando da giorni. La tentazione di riportarlo in riva all’Arno è grande. Da una parte c’è da prendere una decisione in fretta visto l’inserimento di altre squadre (Atalanta in primis), dall’altra è una situazione da ponderare bene. Due i punti di partenza. Scrive La Nazione.
Una valutazione totalmente fisica dopo l’operazione al quinto metatarso del piede sinistro dello scorso 22 maggio. Dall’altra un’analisi tecnica che compete strettamente a Palladino e al suo staff. In questo senso un parere positivo sembra già arrivato. Trequartista puro, oppure spostato sulla destra. Piede mancino. Situazione tattica intrigante, c’è poco da fare. Per il ds viola sarà un weekend di riflessione insieme a Roberto Goretti. La Fiorentina ha già allacciato i rapporti con il Galatasaray.
C’è da discutere di Amrabat, nel corso delle telefonate con la Turchia è uscito anche il nome di Icardi. Per adesso un sogno sullo sfondo dell’estate viola. Zaniolo è un qualcosa di diverso. Una possibilità concreta seppur da prendere soltanto in prestito. Sa che all’Atalanta sarebbe un comprimario, a Firenze potrebbe avere più spazio. Tornerebbe volentieri, lo ha già fatto sapere. La palla ce l’ha in mano Pradè, subito davanti a una responsabilità da prendersi quasi in autonomia.
Le informazioni le ha chieste da tempo, anche perché nei mesi scorsi l’idea era stata condivisa con Joe Barone. Poi non se ne fece di nulla, ma andarlo a prendere adesso potrebbe essere anche un ulteriore omaggio al compianto di dg.
Sarebbe uno Zaniolo bis
Se ne andò nel 2016, dopo sei anni nel settore giovanile gigliato. L’allora ds Pantaleo Corvino lo svincola quando era il momento di fare il salto in Primavera. Le big non ci puntano. Si parla di un grande talento, ma svogliato e con un carattere particolare da gestire. La chance gliela regala la Virtus Entella.
La Primavera, l’esordio in Serie B e la sensazione di essere davanti a un calciatore interessante, per qualità e struttura fisica. Arriva l’Inter, si comporta bene in campo tanto che Spalletti lo vuole con sé. Ma anche i nerazzurri (come fece la Fiorentina) decidono di mollarlo. Alla prima occasione lo regalano, di fatto, alla Roma nella trattativa che porta Nainggolan a Milano.
La storia in giallorosso è nota: alti e bassi, fino al gol di Tirana che ha portato la Conference League nella Capitale. Qualche infortunio di troppo e due avventure così così al Galatasaray e all’Aston Villa. E adesso quella nuova prospettiva viola che profuma di passato.

Di
Redazione LaViola.it