Programmazione. Resta questa la parola d’ordine in casa Fiorentina. Ecco perché, importanti novità sul ritiro estivo potrebbero giungere (con largo anticipo) già a partire dai prossimi giorni, con i primi di dicembre alle porte. Definire in tempi rapidi, scegliendo la miglior soluzione. La Fiorentina è una squadra che piace, che ha ritrovato il suo appeal, che ha catalizzato su di sé i riflettori della stampa internazionale ancor più che nazionale. Ergendosi, quasi, ad oggetto di contesa. Tanto da essere un orgoglio poterla ospitare. Senza contare il riscontro positivo in termini economici, complice il grande numero di tifosi al seguito che la squadra viola è stata capace – da sempre – di mobilitare. L’eco si amplifica, le proposte si moltiplicano: questione di mercato, e di marketing. La scelta si fa più accurata, perche il ritiro estivo è un momento fondamentale per una squadra di calcio. Due, comunque, restano le principali destinazioni al vaglio.
PARTNERSHIP A RISCHIO. La Val di Fassa ha portato fortuna alla Fiorentina, il ritorno d’immagine è stato notevole (così come l’incremento dei pernottamenti dei toscani nelle strutture ricettive del Trentino) ma il rinnovo del matrimonio potrebbe non essere così scontato. Con un contratto biennale (2012 e 2013) senza nessuna opzione per il terzo anno: “Stiamo lavorando per trovare un nuova gradita intesa per la conferma del ritiro viola anche per la prossima estate in Val di Fassa – ha spiegato il Direttore dell’Azienda per il Turismo, Andrea Weiss, a LaViola.it – La questione verrà analizzata proprio in questi giorni dal club di Firenze, che dopo aver valutato la nostra nuovo proposta deciderà se confermare il nostro rapporto di collaborazione o se accettare delle proposte alternative che sono giunte al team allenato da mister Montella. Noi contiamo sicuramente sul fatto di aver anche pur minimamente concorso al rilancio sportivo della squadra viola, mettendo il club nella miglior condizione possibile per preparare il campionato, ma anche sull’elemento importante della tifoseria gigliata, che ci ha voluto in più riprese manifestare la propria soddisfazione per l’accoglienza e la condizione di favore che gli operatori turistici di Moena hanno loro riservato durante il periodo del ritiro della loro squadra del cuore. L’amministrazione comunale ha dato la disponibilità a migliorare ulteriormente i servizi infrastrutturali del centro sportivo di Moena, in caso di conferma del ritiro. Ora comunque aspettiamo fiduciosi le decisioni da parte dei vertici della società viola con i quali siamo lieti di intrattenere un rapporto di stima ed amicizia”.
IL JOLLY. I contatti sono in corso da tempo, l’obiettivo è chiudere entro la prima decade di dicembre. Con il contributo fondamentale dell’amministrazione locale, sinonimo di garanzia, pronta ad impegnarsi al meglio per attrezzare l’impianto sportivo secondo i desideri del club. Ed è su quest’ultimo punto che farà leva l’APT. Già lo scorso luglio, del resto, il Centro “Benatti” si era presentato quasi completamente messo a nuovo: palestra, centro stampa, tribuna per gli ospiti oltre alla tribuna destinata al pubblico, nuovi spogliatoi per una spesa pari a 460 mila euro e pure un parco giochi “viola” per i bambini. E ulteriori migliorie al campo, come eventualmente la costruzione di un tunnel utile a collegare i due campi di gioco (il secondo, adiacente al primo, voluto direttamente da Montella) sono già in fase di studio. Il problema, infatti, resta proprio di infrastrutture, atte ad ospitare una grande squadra di serie A. In questo senso, in caso di conferma, uno dei nodi fondamentali da sciogliere dal punto di vista logistico sarà quello relativo all’hotel dove alloggerà la Fiorentina. Sicuramente i viola saluteranno l’accogliente hotel Dolomiti (in pieno centro ma ritenuto non abbastanza spazioso per accogliere squadra e staff) in favore, probabilmente, di quella che è stata anche la residenza estiva doriana in Trentino, l’Hotel Catinaccio, leggermente fuori dal centro del paese, sulla strada per Canazei. I contatti sono costanti, la disponibilità massima, la sensazione, tuttavia, che difficilmente la partnership sarà rinnovata.
DALLA “FATA” ALLA “PERLA DELLE DOLOMITI”. Centro principale della val Pusteria, la candidata numero uno a meta alternativa resta Riscone di Brunico. Dopo cinque anni la suggestiva location non ospiterà più i giallorossi, ma non rinuncerà neppure al grande calcio estivo, decisa a rilanciare guardando ad altre regioni. Ma, soprattutto, puntando a società di prima fascia in Italia. La lunga esperienza di ritiri sportivi alle spalle, oltre al fatto di vantare di ottime strutture all’avanguardia (centro sportivo dotato di due campi da gioco regolamentari affiancati, serviti da doppia tribuna, il Cuore Sole Village che, allestito la scorsa estate nei pressi del parco spotivo, aveva consentito ai tifosi, bambini e famiglie comprese, di intrattenersi con attività e giochi) ha spinto il presidente dell’Associazione turistica di Brunico a farsi avanti con la Fiorentina e potrebbero giocare ora un ruolo decisivo. I sopralluoghi sono già iniziati, anche perché la Fiorentina ha ricevuto proposte anche di altre località, per ora tutte rigorosamente segrete. Non sarà, comunque, un ritorno al passato.
AMARCORD. La Fiorentina, sicuramente, non tornerà nel fresco di Cortina, come confermato dal Sindaco Andrea Franceschi ai microfoni di LaViola.it: “Cortina d’Ampezzo è stata estremamente soddisfatta dei risultati ottenuti nei tre anni in cui ha ospitato il ritiro estivo della Fiorentina. Abbiamo potuto apprezzare la serietà della società, la correttezza e la passione dei tifosi che hanno colorato di viola la nostra cittadina. Allo stesso tempo il giudizio dei giocatori e dello staff tecnico sulle strutture e sulla qualità dell’accoglienza fu molto positivo. Al termine dell’accordo fu deciso di non continuare la collaborazione perché come località avevamo la necessità di investire su prodotti turistici legati al mondo “bike” e fummo costretti a fare delle scelte, tuttavia i rapporti con la famiglia Della Valle e con lo staff dirigenziale sono rimasti molto buoni. Per quanto ne so oggi esiste un accordo pluriennale tra la Fiorentina e Moena e anche per l’amicizia che ci lega ai “cugini” della Val di Fassa non è nostra intenzione fare nessuna azione di disturbo. Qualora ci fossero delle novità e la Fiorentina ci ricontattasse, ovviamente, saremmo ben lieti di sederci attorno ad un tavolo per approfondire l’argomento. Come sapete oltre che Sindaco – in questo momento esiliato – sono anche un vero tifoso iscritto al Viola Club Dolomiti e colgo l’occasione per salutarVi con un grande Forza Viola”.
Escluso, al momento, anche il ritorno a Castelrotto. A dispetto dei rinnovati campi a Laranza e di una struttura che ora sarebbe ideale sia per la squadra sia per i tifosi. Con il Comune di Castelrotto che, visto il successo degli altri due ritiri, sicuramente sarebbe interessato ad ospitare nuovamente la Fiorentina. Ambita, cercata, (non più costretta a doversi proporre), sarà la società a scegliere il meglio tra un ampio ventaglio di possibilità. Dall’agosto 2002 Castel del piano, Vigo di Fassa, Folgaria, Castelrotto, Cortina d’Ampezzo e Moena sono state le località tinte di viola… Ora la Fiorentina potrebbe cambiare ancora. Entro un mese la decisione definitiva e l’annuncio, chissà, di una nuova partnership.
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Redazione LaViola.it