01Ritiro: dai tira e molla spogliatoio-società alla richiesta della squadra di andarci in anticipo. Testa della Fiorentina tutta sulla salvezza
“La squadra ha chiesto di andare in ritiro con un giorno d’anticipo”. Così, alla vigilia della gara col Bologna, Beppe Iachini in sala stampa. Lo spogliatoio viola vuole unirsi e compattarsi ulteriormente. Stavolta, rispetto alle ultime settimane, la decisione di andare in ritiro con un giorno d’anticipo è venuta direttamente dai calciatori stessi. In palio, al Dall’Ara, ci sono punti pesantissimi per il destino della Fiorentina. In caso di successo contro i rossoblu, infatti, la corsa salvezza si metterebbe in discesa per i viola.
IL RITIRO CHE FA BENE. Diverse, fin qui, le volte in cui la Fiorentina ha fatto ricorso al ritiro in stagione. Sempre, tuttavia, per imposizione da parte della società. Era successo dopo il ko contro il Sassuolo, con parziale interruzione e ripresa dopo la gara con il Verona e prima della Juventus, così come dopo i ko con Udinese e Roma a marzo, quando la società viola impose la ‘clausura’ in vista del match interno col Crotone. Stessa cosa accadde dopo il bruttissimo ko con l’Atalanta in vista del match infrasettimanale col Sassuolo, a gennaio, anche in quel caso interrotto e ripreso tra le gare coi neroverdi e quella con l’Hellas.
DAI TIRA E MOLLA ALLA RICHIESTA SPONTANEA. Non sempre, tuttavia, tali decisioni sono state condivise dallo spogliatoio. Proprio a marzo, ad esempio, Prandelli, il gruppo e Pradè spinsero per il no, ottenendo il compromesso di anticipare di un giorno il ritiro pre gara di Fiorentina-Parma. Qualcosa di simile accadde anche nei giorni tra il Sassuolo e il Verona, con Ribery che ottenne di ritornare a casa dopo la gara con i neroverdi, la società che dapprima impose il ritiro salvo poi allentare le briglie, fino al ‘tutti in ritiro’ imposto dall’alto dopo il disastroso secondo tempo del Mapei. Anche il quest’ultimo caso, tuttavia, dopo la vittoria di Verona la squadra ha avuto la possibilità di recarsi a dormire a casa per due giorni, prima di tornare in ritiro pre-Juventus.
TESTA ALLA SALVEZZA. Per quanto molti sostengano che, nel calcio di oggi, il ritiro non abbia più quella funzione sociale di anni fa, la Fiorentina ha voluto mandare il suo segnale: la testa dei giocatori è tutta rivolta alla lotta salvezza. Un messaggio rivolto anche alla tifoseria che, prima della gara con la Juve e in altre circostanze, aveva tacciato lo spogliatoio di non avere attaccamento alla causa viola. La concentrazione pare essere quella dei giorni migliori, così come la voglia di dare tutto. Il primo tempo della gara con la Juventus ne è la riprova. Un giorno di ritiro anticipato, anche se spontaneo, non può certamente bastare. Servirà tornare dal Dall’Ara con punti pesanti.
Di
Gianluca Bigiotti