Connect with us

Editoriali

Che risposta dopo Empoli! Tre punti e applausi, con Callejon e Sottil sugli scudi. La classifica è buona, ora l’agognata continuità

Fiorentina

La Fiorentina vince e convince contro la Samp. Oltre a Vlahovic, decisivi i due ‘underdog’. Ora serve crescere in mentalità per trovare l’agognata continuità

La risposta che ci si augurava dopo l’harakiri di Empoli è arrivata. La Fiorentina centra una vittoria convincente contro la Sampdoria, la quarta consecutiva al Franchi, e ancora una volta rimedia a una sconfitta lontana dalle mura amiche con tre punti in casa. Stavolta se possibile era ancor più importante ritrovare il sorriso subito dopo quella che probabilmente è la sconfitta più bruciante della stagione viola. Ed ecco che arriva la prima vittoria in rimonta di questo campionato, altro segnale di crescita dei ragazzi in maglia viola.

Ma non è solo il risultato che conforta. La prestazione di Biraghi e compagni è più che convincente. Soprattutto in un primo tempo che si è fatto subito difficile e che pian piano è diventato uno show dei ragazzi di Italiano. Dopo il gelo procurato da Gabbiadini al 15′, inizia il dominio della Fiorentina, con protagonista assoluto il tridente d’attacco. Il solito devastante Vlahovic – arrivato a quota 12 in campionato, 29 nell’anno solare in viola – e coloro che fin qui avevano maggiormente deluso sugli esterni. Quei due nomi che avevano fatto storcere il naso ai più alla lettura delle formazioni ufficiali.

FINALMENTE LA RIVINCITA. Callejon, dopo una prova comunque positiva a Empoli, si è regalato una serata da protagonista contro i blucerchiati, trovando finalmente il gol e imbucando Bonaventura nell’azione del raddoppio. Ma è l’atteggiamento dello spagnolo che fa ben sperare, in un primo tempo in cui alla qualità ha affiancato tantissima quantità, con scatti continui e ripiegamenti difensivi. L’ex Napoli sembra inoltre avere un altro passo anche a livello di condizione fisica. Aveva bisogno di una prestazione del genere, le prossime partite ci diranno se è solo un fuoco di paglia o se davvero il ragazzo è in crescita.

Sottil non solo ha segnato, ma finalmente ha anche sfoderato la prestazione che ci si aspettava da lui. Quella che ti mostra tutte le sue potenzialità fin qui ancora inespresse in stagione. Molto più che contro l’Inter – quando aveva segnato l’altro suo gol stagionale –, Ricky si è fatto apprezzare per la concretezza durante la partita, facendo spesso venire il mal di testa a Bereszynski. Da sottolineare il bellissimo assist per Callejon, una giocata ‘alla Insigne’ che il compagno conosce benissimo. E poco importa se si è divorato il gol che sarebbe valso la personale doppietta (ma c’è da considerare uno scatto impressionante di oltre 50 metri) e se ogni tanto ha esagerato con le finezze, perché finalmente Sottil si è regalato una serata in cui alla cronica ‘fumosità’ ha sostituito sana imprevedibilità e pragmatismo nelle scelte.

HABEMUS REGISTA. Buone notizie arrivano anche dal centrocampo, nel quale Bonaventura si conferma leader tecnico della squadra e giocatore imprescindibile per Italiano. Sullo stesso piano sta ergendosi Torreira, che sta trovando una continuità di rendimento impressionante. Il playmaker uruguaiano non è importante solo per la sua regia semplice ma pulita, ma soprattutto per il suo innato senso della posizione, che lo mette in condizione di recuperare una quantità innumerevole di palloni. Inoltre, vederlo duellare con i difendenti avversari ad ogni corner a sfavore dei viola è un vero piacere, e ieri sera da questo schema ormai consolidato per poco non ci scappa il gol.

COSA NON VA. Non è ovviamente uno scenario perfetto. Dopo un inizio difficile è arrivata una grande reazione, ma a inizio ripresa un atteggiamento più passivo e alcune disattenzioni potevano riaprire la partita prima che i viola la addormentassero con il palleggio nella seconda parte del secondo tempo. La Fiorentina per filosofia rischia qualcosa, ma per poter essere così spregiudicati senza cadere nei difetti di una squadra di Zeman serve una concentrazione e una mentalità ai limiti della perfezione. È ovviamente proprio questo il punto sul quale Italiano e la squadra sanno di dover crescere. Per trovare l’agognata continuità serve crescere ancora nella mentalità. Quella ‘mentalità vincente’ di cui parla Pradè nel dopopartita.

IN LOTTA. Tuttavia, non va dato per scontato il fatto che questi ragazzi ogni volta trovino la forza di rialzarsi da sconfitte brucianti in trasferta: coi blucerchati è arrivata una delle migliori prestazioni stagionali dopo la batosta psicologica subita al Castellani. E non va dimenticato che la Fiorentina è a quota 24 punti in classifica. Nove punti in più dell’anno scorso, ma soprattutto in piena lotta per le posizioni che valgono un posto in Europa. L’impressione è che manchi davvero poco per agganciarsi definitivamente al treno delle grandi d’Italia.

45 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

45 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

45
0
Lascia un commento!x