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Riscatto oppure addio: che fare con Tello?

Riscatto o non riscatto? Questo è il dilemma. Mancano nove partite alla conclusione del campionato della Fiorentina, e il futuro di Cristian Tello è tutt’altro che nitido. Il percorso dello spagnolo alla Fiorentina non è stato lineare: i continui alti e bassi nelle sue prove sul campo rendono molto difficile esprimere un giudizio. Di certo si sa che non è il fenomeno che si pensava potesse diventare quando militava nella cantera del Barcellona, ma non è neanche un “brocco” come i primi mesi di questo campionato suggerivano. La domanda che si pone la Fiorentina è semplice: vale la pena spendere 5,5 milioni a giugno per riscattare il catalano?

Tello è un giocatore con evidenti limiti, ma possiede punti di forza che possono cambiare il volto di una partita. Il suo primo passo fulmineo, unito ad una buona tecnica di base, hanno fruttato cinque assist in questa seconda stagione alla Fiorentina. L’ultimo, con il Cagliari, decisivo per portare a casa tre punti fondamentali per continuare a rimanere aggrappati, almeno matematicamente, al treno Europa. Poche invece le reti realizzate, solo tre in 33 presenze. E subito si mostra una delle facce negative di Tello: spesso, come dopo pochi minuti con il Crotone, lo spagnolo sbaglia le cose più facili, divorandosi palle gol clamorose oppure sbagliando semplici appoggi ai compagni.

Cristian pecca in continuità di rendimento nella stessa partita, oscurandosi letteralmente per diverse porzioni di match e ricomparendo all’improvviso, non sempre con giocate determinanti. La fase difensiva, poi, è una sconosciuta nel campionario di Tello. Nonostante questo evidente limite Sousa continua a schierarlo come esterno a tutta fascia, tentando di rattoppare i limiti difensivi dello spagnolo con soluzioni ambigue (la più gettonata ultimamente è Borja Valero che scala a terzino sinistro quando Tello non copre).

Tuttavia, in più di un’occasione i viola sono riusciti a sbloccare una partita complicata grazie ad un’accelerazione della freccia spagnola. La sua abilità nell’uno contro uno e nell’assist lo rendono comunque un’arma preziosa per la Fiorentina. Inoltre, Tello è un’ala pura che non ha praticamente mai giocato nel suo ruolo da quando è sbarcato sulle rive dell’Arno, in quanto il modulo di Sousa non prevede quella posizione. Se collocato nella sua posizione ideale, probabilmente Cristian riuscirebbe a rendere a pieno; anche se non si può sperare che avanzando la sua posizione di qualche metro scompaiano magicamente tutti i suoi limiti.

Molto dipenderà da chi sarà seduto sulla panchina della Fiorentina nella prossima stagione. Ma l’ultima parola spetterà alla società, che dovrà decidere se valga davvero la pena riscattare Cristian Tello (con la piuttosto remota possibilità di un controriscatto del Barcellona fissato a 9 milioni). Se verrà presa la decisione di puntare ancora sullo spagnolo, però, che venga fatto giocare nella sua posizione: basta esperimenti. Altrimenti le strade si separeranno, e ricordandolo si parlerà del giocatore che poteva essere ma non è mai stato.

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