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Ripresa in estate e calendario da tour de force: l’importanza delle ‘seconde linee’

La Serie A potrebbe ripartire a fine maggio/inizio giugno, con 12 turni (anzi 13) da disputare durante il caldo estivo. Servirà gestire bene la rosa.

Beppe Iachini non vede l’ora di tornare in campo. Di rivedere i suoi ragazzi, di ricominciare gli allenamenti. Quando sarà tutto in sicurezza, chiaramente, del resto la Fiorentina è stata tra le prime squadre a fermarsi all’inizio dell’emergenza. Ma la voglia di ripartire è tanta, specie per chi, come l’allenatore viola, aveva fatto proprio del ‘lavoro, lavoro, lavoro’ il proprio mantra, con doppie sedute e sessioni di allenamento parecchio intense. L’idea della Lega, adesso, è ricominciare gli allenamenti dal 4 maggio, data in cui il Paese potrebbe riaprire parzialmente con la ‘fase 2′ dell’emergenza. La Serie A, così, potrebbe ripartire tra fine maggio e inizio giugno, al termine di una preparazione specifica: del resto, si giocherebbe sotto il caldo d’estate ogni tre giorni, una situazione a dir poco inedita per il nostro campionato.

NUOVE FORZE. E se già qualche giocatore ha manifestato qualche perplessità sulla tenuta fisica, a questi ritmi, durante l’estate, è fuori dubbio che servirà gestire bene la rosa. La Fiorentina era stata costruita in fretta in estate, modificata parzialmente a gennaio, per gestire il solo campionato, senza coppe europee. Giocando ogni tre giorni, invece, servirà il supporto di tutti. Iachini riavrà due frecce non da poco, Ribery e Kouamè. Il francese si sta allenando duramente in Germania, potrebbe essere pronto ad inizio maggio. Qualche precauzione in più per l’ivoriano visto l’intervento al ginocchio, ma anche per lui ci sono buone speranze per poterlo riaggregare subito al gruppo. Un attacco con loro due, Vlahovic, Cutrone, Chiesa e Sottil permetterà a Iachini di gestire le forze davanti, magari di cambiare modulo, senz’altro di avere più scelta anche in panchina. Tutte riflessioni che, in mancanza di alternative numeriche, avevano messo in ‘naftalina’ le prove di tridente offensivo.

TRIDENTE E CENTROCAMPO. Ma in tutti i reparti saranno importantissime le seconde linee. Davanti lo stesso Sottil potrebbe avere più chance, nonostante la concorrenza in aumento, dopo i soli 562′ spalmati su 15 presenze stagionali: tornando al tridente pensato ad inizio stagione, potrebbe avere nuove possibilità. Discorso simile anche per Ghezzal, mai davvero in considerazione con appena 4 partite da titolare in stagione (354′ in totale). A centrocampo invece farà bene l’alternanza tra Badelj e Pulgar, con la speranza che entrambi possano recuperare una condizione migliore rispetto a quella mostrata prima dello stop. Soprattutto il croato avrà le ultime chance per giocarsi il proprio futuro (molto difficile la sua conferma, comunque), ma anche il cileno dovrà dimostrare di valere un ruolo da titolare nella Fiorentina (più ambiziosa) che verrà. E poi Benassi, che dopo la prima reazione con l’arrivo di Iachini è calato nelle prestazioni restando fuori nelle ultime uscite viola. Mentre Agudelo doveva lavorare allenamento dopo allenamento per diventare il regista del futuro: appena un’apparizione contro la Juve, chissà che non possa avere qualche chance nelle ultime 12 partite da giocare.

DIFESA. In difesa, invece, Ceccherini dovrà farsi trovare pronto come alternativa ai titolari, visto il ciclo intenso di partite che si prospetterà (per lui solo 5 partite da titolare con 546′ totali), così come Venuti come opzione per la fascia destra (410‘ per lui). A sinistra, invece, è già un comprimario Igor, che ha subito ben figurato dal suo arrivo alla Spal: terzo di difesa a tre o esterno (molto più bloccato rispetto a Dalbert), una pedina importante per Iachini che dovrà far ruotare la rosa nel tour de force estivo. Un ciclo di partite che, tutti, non vedono l’ora di affrontare.

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