“Sto lavorando per la Fiorentina del presente e del futuro”, ha spiegato oggi Joe Barone. Come uscire dalla crisi e progettare la Viola della prossima stagione.
La leva dei ’97. La Fiorentina ripartirà da qui, dopo l’emergenza Coronavirus che sta mettendo in ginocchio l’Italia e il mondo. La base per il futuro è formata da tanti giocatori che hanno appena compiuto, o compiranno nei prossimi mesi, 23 anni. Talentini in crescita, gioielli da blindare: la Viola che verrà si poggerà sui classe ’97. Dragowski, Milenkovic, Lirola, Castrovilli, Kouamè e… Chiesa. L’asse della squadra del futuro, con Commisso che vuole blindare i migliori prospetti italiani ed internazionali. “La Fiorentina sia un punto di arrivo, non di partenza”, ha detto Joe Barone. Perché dopo l’anno di transizione, stoppato ora dal virus, dovrà nascere una Viola ambiziosa che vorrà tornare in Europa.
SPINA DORSALE. Tra i pali il Drago, 23 anni da agosto, confermato dopo mesi di continua crescita. La fiducia la scorsa estate quando molti erano scettici, un primo rinnovo di contratto e prestazioni che di gara in gara sono migliorate di livello. Qualche errorino iniziate, parate di livello con il passare delle settimane. Alla fine sono arrivati anche punti importanti grazie alla prestanza dell’ex Empoli. A destra è poi cresciuto Lirola, un altro che spengerà 23 candeline ad agosto. “Deve essere più ignorante”, aveva detto Iachini, che lo ha ritrovato dopo i tempi di Sassuolo. E sulla fascia lo spagnolo reduce dall’Europeo Under 21 ha iniziato a macinare chilometri e buone prestazioni. Un buon biglietto da visita per confermarsi il posto nella Fiorentina che verrà. Una Viola in cui un ruolo cruciale, nelle idee di Commisso, sarà ancora occupato da Nikola Milenkovic: lui 23 anni li compirà ad ottobre, ma ha già giocato 128 partite tra Fiorentina e Partizan con 18 presenze (e un Mondiale) con la Serbia. Mica male, Rocco vuole allontanare tutte le pretendenti, che sono tante in Italia e all’estero.
VIOLAZZURRI. Tra i ’97 viola l’unico ad aver già compiuto 23 anni è Gaetano Castrovilli, che ha rinnovato in autunno e sarà confermatissimo per la prossima stagione. Primi mesi in Serie A da rivelazione, il prossimo step è segnare qualche gol in più. Anche per conquistarsi un posto al prossimo Europeo, visto che la maglia azzurra ha già iniziato ad assaggiarla. Inter, Napoli, Roma e Juve lo seguono da vicino, ma non si muoverà da Firenze. L’altro gioiello violazzurro, Federico Chiesa, è invece sempre più vicino alla Fiorentina: chi lo avrebbe mai detto, dopo la scorsa turbolenta estate. Invece da gennaio segnali sempre più distensivi, il colore viola che è tornato a popolare la quotidianità del numero 25 e un amore per Firenze di nuovo palesato in più occasioni. Un nuovo idillio che si dovrebbe concludere con il rinnovo di contratto nelle prossime settimane. Non è certo che rimarrà, ma Commisso farà di tutto per convincerlo. E di sicuro ora la percentuale di permanenza è in aumento, anche in vista dell’Europeo che è slittato di un anno.
VALORE AGGIUNTO. E là davanti ci sarà, alla ripresa, anche Christian Kouamè, ’97 che farà 23 anni a dicembre. Rapidità mica da poco per un attacco che quest’anno ha sofferto a più riprese sotto la casella ‘gol’: una freccia che Iachini è pronto a sferrare se la stagione ripartirà tra maggio e giugno.
UNDER 23. Poi ci sono i ‘quasi ’97’. Come Patrick Cutrone, che è del gennaio ’98, o Igor, che è del febbraio dello stesso anno. Entrambi giovanissimi pur già con diversa esperienza alle spalle: faranno parte senz’altro della Fiorentina che verrà. Così come Agudelo, progetto di regista rimasto in ombra ma pronto a lavorare sodo per trasformarsi in un ‘novello Pizarro’. Queste le aspettative migliori, ma in molti credono nel suo talento: è un ’98 anche lui, ha tempo per crescere. Ancor più giovane, e con forza al centro della prossima Fiorentina, c’è poi Dusan Vlahovic: 20 anni compiuti a gennaio, capocannoniere parziale della stagione viola con 8 gol complessivi e una crescita esponenziale negli ultimi mesi. “Diventerà tra i migliori attaccanti del mondo”, profetizzò Milenkovic qualche anno fa. Di sicuro il centravanti serbo cresciuto nel mito di Ibra si sta già facendo notare. E dalla prossima stagione si unirà al clan anche Sofyan Amrabat: classe ’96, già 140 partite nei club e 11 gare in coppe europee, più 8 gettoni in Nazionale. Sarà pilastro del nuovo centrocampo viola. Una Fiorentina con una bella base di giovani, che proverà ad inserire in estate elementi di esperienza per fare il salto di qualità.
Di
Marco Pecorini