L’ex difensore e dirigente della Fiorentina parla dell’esordio dei viola a Roma e della buona impressione della squadra, nonostante gli errori
Roberto Ripa, ex dirigente della Fiorentina, parla così a Radio Bruno: “Al di là degli episodi di ieri, la Fiorentina pare avere identità e personalità. E rispetto agli ultimi anni quando c’è una folata di vento la squadra non muore. Ieri la Fiorentina ha reagito alla grande, si è riproposta in avanti anche in 10. Poi ci sono stati errori, ma fa parte del gioco. Ma la cosa importante è che ora si debba dare una mano ad Italiano sul mercato. Si è vista la difficoltà per il gioco di Italiano di non avere un regista. E non solo”.
DIFESA. “Con la difesa alta, e una squadra aggressiva anche in 10, ti esponi ad un portiere che deve essere sempre fuori dai pali e al limite dell’area. La fase difensiva è stata fatta discretamente, anche se poi è stata una spalla fuori o un piede dentro a condizionare il tutto. Io condivido l’idea di gioco offensivo e propositivo di Italiano. Credo sia doveroso in una piazza come Firenze. Ma ora va sostenuto l’allenatore, con degli innesti di qualità. La mancanza di un regista, o un terzino anche a livello numerico a destra”.
NASTASIC. “Mi impressionò da ragazzo la sua calma olimpica, aveva 20 anni quando era con noi. Giocava come un veterano. E fu preso dal Manchester City. Poi la carriera di ogni giocatore è fatta di situazioni, magari infortuni, e si è un po’ perso, tra virgolette perché comunque ha fatto campionati importanti. È un innesto fondamentale per questa squadra, va a completare il reparto dei centrali. Nastasic ha esperienza internazionale, credo sia un titolare. A me piace molto Quarta, sta trovando delle difficoltà ad essere impiegato. Credo che alla lunga Milenkovic e Nastasic saranno i titolari, con Quarta in corsa che può giocare anche a destra in una squadra più offensiva”.
LA PARTITA. “Dragowski? L’arbitro l’ha valutata in maniera diversa rispetto a quanto avvenuto il giorno prima con Musso. Ma la reazione della squadra c’è stata. Eravamo abituati a vedere una Fiorentina in balìa dell’avversario, invece è avvenuto il contrario. Poi però la qualità tecnica della Roma doveva venir fuori, ma mi è piaciuta la compattezza e il non rinunciare ad offendere”.

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Redazione LaViola.it