Rinviato a data da destinarsi il processo a carico di sei giovani tifosi viola, arrestati durante gli scontri scoppiati a Braga con la polizia
Rinviato a data da destinarsi il processo a carico di sei giovani tifosi viola, arrestati durante gli scontri scoppiati a Braga con la polizia, quindi scarcerati e tornati in patria, scrive La Nazione.
RINVIO. Ieri nel tribunale di Guimaraes il dibattimento non si è nemmeno aperto: il giudice ha acquisito i certificati medici dei tifosi feriti gravemente dai pallini di gomma sparati dagli agenti da distanza ravvicinata, oltre alla lista dei testimoni, e ha deciso di rinviare il processo che a questo punto si svolgerà con rito ordinario. Un primo punto a favore degli imputati, perché per il codice penale portoghese il processo per direttissima deve concludersi entro 20 giorni dall’arresto, il che avrebbe ristretto i tempi per articolare una difesa efficace.
PENA. Uno degli imputati è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio, gli altri cinque di porto di oggetti atti a offendere: il primo rischia fino a 6 anni, gli altri cinque una pena fino a tre. I sette testimoni citati dalla difesa sono tutti tifosi viola, un paio nomi noti della Fiesole e due donne. Negli atti della polizia si citano tre agenti contusi. Intanto ieri sono stati dimessi da Careggi due dei sei tifosi, dopo aver subìto un intervento chirurgico per rimuovere dalle cosce numerosi pallini. Un terzo tifoso verrà operato nelle prossime ore.
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Redazione LaViola.it