Tra quando sblocca e non riesce a gestire il vantaggio, tra quando sbaglia l’inizio e deve rimontare, a questa Fiorentina manca sempre qualcosa
Ci mette il cuore, ma non basta, praticamente mai, a questa Fiorentina per portare a casa l’intera posta in palio. Tra rimonte fatte e vantaggi mai gestiti il succo resta lo stesso: l’ennesimo segno X messo a referto e l’ennesimo punto che non si sa se abbia il sapore dei due punti persi o del punto guadagnato.
All’Olimpico la squadra di Pioli va avanti due volte e non riesce a reggere il vantaggio per più di 2’ sullo 0-1 e 6’ sull’1-2. Ed è l’ennesima volta che nonostante la situazione di vantaggio i viola si fanno raggiungere o rimontare. Era accaduto contro il Torino, contro l’Inter, contro la Sampdoria, col Frosinone, contro la Roma all’andata, ancora contro il Toro all’andata, così come contro Cagliari e Samp sempre nella prima parte di stagione. Gare, queste, finite in parità. Perché contro l’Atalanta in campionato al gol di Muriel in apertura era seguita la sconfitta.
Rimonte subite da situazioni di vantaggio con pareggio finale: 9
Rimonte subite da situazioni di vantaggio con sconfitta: 1
E se in diverse occasioni, soprattutto nel 2019, la Fiorentina era stata in grado di reagire dopo essere andata sotto, anche a gara in corso, come contro la Lazio, contro l’Atalanta in Coppa, contro l’Inter o contro la Spal, è evidente che a questa squadra manchi sempre qualcosa. Che sia la capacità di reggere e tenere una situazione di vantaggio, o che sia la capacità di non prendere gol per poi dover sempre rimontare svegliandosi troppo tardi. Col Sassuolo a Reggio Emilia, l’esempio più lampante. Mix perfetto di questo aspetto, invece, la gara contro la Sampdoria, dove al vantaggio arrivò la rimonta subita e poi il pareggio finale.
E per qualche occasione passi pure il concetto di Fiorentina pazza, ma se al trenta manca sempre uno per fare trentuno, evidentemente non può essere una casualità. Anche perché la Fiorentina ha vinto solamente 8 gare in 30 giornate di campionato. Le stesse vinte da Spal, Cagliari e Genoa. Meno del Parma. E menomale che c’è stata la Coppa Italia, che ancora non permette di definire questa stagione fallimentare. Limiti che la Fiorentina ha avuto sempre, di fatto, in questa annata. Ed ai quali, forse, non c’è proprio soluzione.
Di
Gianluca Bigiotti