I viola hanno recuperato dodici punti da situazioni di svantaggio in questa stagione: l’ultima rimonta contro il Monza lunedì
È stata una Fiorentina ancora una volta di rincorsa quella vista lunedì sera. Subito sotto contro il Monza per la testata di Milan Djuric al 9’, la formazione di Vincenzo Italiano è riuscita a ribaltare tutto con le reti di Nico Gonzalez e Arthur. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
E non è la prima volta che i viola riescono a vincere una gara in campionato partendo dal risultato di svantaggio: con il 2-1 col Monza fanno tre successi (da sommare anche quelli, tutti interni, con Lazio e Atalanta), a cui vanno aggiunti tre pareggi agguantati dopo essere andati sotto. Nel complesso, in campionato, siamo a 12 punti racimolati partendo da posizione di svantaggio.
Non un traguardo da primato – nel complesso, in Serie A, la Fiorentina è nona in questa speciale classifica comandata dal Napoli, con 20 punti guadagnati una volta cominciata la gara sotto nel punteggio -, un dato che diventa di certo degno di una sottolineatura se si pensa ai primi due anni di gestione Italiano e alla sensazione diffusa tra tifosi e addetti ai lavori che questa fosse una squadra non in grado di reagire nei momenti di difficoltà.
UNA NUOVA QUALITÀ
Convinzione sfatata anche dalla reazione avuta contro il Monza quando, colpita a freddo, la formazione di Italiano non si è scomposta e ha ripreso il filo del discorso da dove si era interrotto, macinando gioco e palle-gol a ripetizione. Una novità frutto della maturazione di un gruppo cresciuto soprattutto grazie alle esperienze di coppa.
Sotto questo aspetto, la crescita di Biraghi e compagni è evidente se si confrontano i punti riconquistati quest’anno con quanto fatto nelle prime due edizioni della Fiorentina targata Italiano. Al primo anno del tecnico ex Spezia, nelle diciotto partite in cui erano passati in svantaggio, i viola avevano collezionato una vittoria, tre pareggi e quattordici sconfitte per il misero bottino di 6 punti. Un po’ meglio era andata la scorsa stagione, con 9 punti (una sola vittoria e 6 pareggi) riacciuffati dopo aver subìto il primo gol.
Chiamatelo carattere, maturità o, per utilizzare un termine inflazionato anche nel mondo dello sport, ‘resilienza’. Fatto sta che è forse questo uno dei dettagli che testimonia il lavoro fatto, anche a livello mentale, da Italiano in questo triennio. Un dettaglio non da poco che sarà utile, in proiezione futura, anche in vista della finale di Atene.
Di
Redazione LaViola.it