I tifosi non potranno accedere agli stadi. E ancora, la questione della tutela di diritti degli abbonati, è irrisolta. E le perdite per i club sono ingenti
Resta irrisolta, ad oggi, la questione della tutela di diritti degli abbonati. Questi ultimi, ad inizio stagione, hanno acquistato la tessera per assistere alle partite interne. Oggi sono i soggetti più penalizzati per la ripartenza del campionato a porte chiuse, scrive il Corriere Dello Sport.
In totale si stimano 356.358 abbonati (con una media club pari a 17.818 unità). Il record stagionale spetta all’Inter (ben 41.000 tessere), mentre il Sassuolo è il fanalino di coda (7.411 ma su una capienza del Mapei stadium pari a 23.717 posti). Solo 8 club su 20 superano la media abbonati della Serie A (Fiorentina, Genoa, Inter, Juventus, Lazio, Lecce, Milan e Roma).
Giocare a porte chiuse gli ultimi 12 turni (oltre ai 4 recuperi) peserà sui bilanci societari per non meno di 90 milioni di euro. Ma la sfida più importante riguarda soprattutto la prossima stagione. Le società della prima divisione puntano a recuperare un terzo della capacità degli impianti (se verrà confermato il rallentamento della diffusione del contagio), ma resta la difficoltà di dover mantenere una relazione stretta con i tifosi, senza rischiare di perderli per una inspiegabile diversità di trattamento.
RIMBORSI. Le “condizioni generali di vendita” non seguono una linea comune. Il 50% della massima serie non prevede il rimborso dell’abbonamento e/o del tagliando d’ingresso per “cause di forza maggiore” (o ancora per caso fortuito o per disposizioni degli organismi non dipendenti dalle responsabilità delle società). Nello specifico Atalanta, Brescia, Genoa, Inter, Juventus, Lecce, Roma, Sampdoria, Spal e Udinese non prevedono forme di ristorno per i supporters.
SOLUZIONI 20-21. Serve un nuovo patto sociale tra club e tifosi, ma soprattutto una linea comune adottata da tutte le realtà della massima serie. Questa disparità di trattamento (società che prevedono o meno il rimborso) crea solo confusione e divisione.
Di
Redazione LaViola.it