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Rimandati, bocciati e ‘non da Fiorentina’: verso un’altra (mini-)rivoluzione?

“Prometto una Fiorentina che lotterà almeno per l’Europa League”. Queste le parole di Andrea Della Valle a Reggio Emilia. Intenzioni, che poi andranno tramutate in fatti. ‘Tornare a fare calcio’, dopo qualche anno fatto di scelte e decisioni non proprio azzeccate. “Costruiamo le basi per la Fiorentina del futuro”, ha ripetuto in stagione Pioli così come Corvino. Già, ma chi di questa rosa è un giocatore ‘da Fiorentina’? Che può stare in una squadra che vuole lottare all’Europa?

Dopo la rivoluzione della scorsa estate, insomma, si va verso un altro mercato di grandi cambiamenti. Non totali, ma comunque numericamente importanti. Su Sportiello e Dragowski c’è ancora incertezza, in ballo c’è il riscatto del primo (ancora non certo) e un futuro in prestito altrove per il secondo. In difesa c’è bisogno di un centrale, così come sulle fasce di un terzino per parte. E se Biraghi e Laurini comunque non hanno demeritato, Maxi Olivera e Bruno Gaspar hanno lasciato poco il segno e difficilmente saranno confermati ancora.

In mezzo tutto ruota intorno a Badelj, comunque non certo vicino alla conferma. Dabo può essere un’alternativa utile in rosa, non invece Cristoforo che, dopo un paio di sessioni di tira e molla, dovrebbe partire. Così come sarà ceduto a titolo definitivo Sanchez, ora in prestito all’Espanyol. A centrocampo, uno-due giocatori servono senz’altro, con riflessioni ulteriori su giovani come Castrovilli che potrebbero rientrare in rosa.

Saponara, che sarà riscattato obbligatoriamente a breve, ripartirà sulla scia delle buone prestazioni dell’ultimo mese e mezzo. Sarà poi Chiesa a condizionare il mercato, anche se la voglia comune sembra quella di continuare insieme per almeno un’altra stagione. Anche se con le decine di milioni in ballo, mai stare sicuri. Difficilmente invece avranno altre chance gli altri trequartisti: Gil Dias, Eysseric, Zekhnini che ora è al Rosenborg, potrebbero tutti lasciare. Da definire il ruolo di Thereau, 35 primavere e una seconda parte di stagione molto buia. Così come, ma nel senso opposto, il futuro di Lo Faso, giovane classe ’97 che purtroppo si è infortunato e su cui pende un diritto riscatto (da 2,7 milioni circa) ancora da esercitare.

Davanti, invece, si ripartirà da Simeone e difficilmente, ancora, da Falcinelli, che fin qui non ha certo dimostrato di essere una valida alternativa. Ora le ultime quattro partite di campionato con il lumicino Europa da giocarsi, ma a breve saranno fatti i conti. E le strategie per il futuro. Tirando le somme, però, potrebbero essere una decina i giocatori attuali che non ripartiranno per Moena a luglio. Un’altra mini-rivoluzione, insomma, potrebbe arrivare in estate. Con la conferma di chi ha dato qualche garanzia e prospettiva per il futuro, e i saluti di chi invece ha deluso. Su qualcuno la scelta è già stata fatta, altri sono rimandati e vincolati anche alle dinamiche di mercato. ‘Costruiremo una Fiorentina da Europa’: dalle parole ai fatti, con i conti a posto e il monte ingaggi che può essere aumentato. Poi, però, bisognerà anche scegliere bene chi portare a Firenze.

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