Polemiche politiche per l’intitolazione dello stadio ad Astori e di una via a Borgonovo. Il sindaco: “Davide un esempio, Stefano rappresenta dignità e coraggio”.
Lo stadio di Rignano si chiama «Davide Astori». Poco distante c’è il cartello «via Stefano Borgonovo». La cerimonia di intitolazione si è svolta alla presenza della signora Chantal, moglie di Stefano, e della famiglia di un altro indimenticabile campione viola, Giancarlo Galdiolo. La proposta di intitolazione è stata approvata a luglio dalla giunta. Al sì della prefettura che ha derogato ai 10 anni che dovrebbero trascorrere dalla morte di una persona per dedicarle uno spazio pubblico, è seguito l’ok della soprintendenza. Questo evento ha portato polemiche, scrive La Nazione.
POLEMICHE. Se in consiglio comunale il PD si era astenuto, nelle scorse ore sono stati pubblicati sui social messaggi Whatsapp arrivati per errore a un assessore comunale, il cui numero prima apparteneva al capogruppo dell’opposizione Eva Uccella. Il mittente, che sembra sia Tiziano Renzi, padre dell’ex premier Matteo, invita a criticare l’intitolazione a due non rignanesi, decisa solo, a suo dire, perché il sindaco Daniele Lorenzini si mettesse in luce a Firenze in vista delle regionali.
«Perché non avremmo dovuto? – replica il sindaco –. Astori è un esempio per i giovani, Borgonovo rappresenta la dignità e il coraggio. Siamo orgogliosi della scelta». Interviene anche Eva Uccella: «È consono per un assessore pubblicare una conversazione privata ricevuta per errore? È rispettoso fare delle idee espresse in privato da un cittadino un uso di parte attraverso la gogna pubblica? E in merito alla questione chiedo: ma di cosa stiamo parlando?».
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Redazione LaViola.it