L’ex bomber viola Riganò: “Non sarà facile per la Lazio, anche se la Fiorentina è in difficoltà. Firenze è un punto di arrivo ma ultimamente è vista come un punto di passaggio, e questo non va bene”
Parla così a LazioPress.it. l’ex attaccante della Fiorentina Christian Riganò: “Non sarà facile per la Lazio, anche se la Fiorentina è in difficoltà, sono due tre anni che viviamo queste situazioni di sofferenza, ci si salva sempre nelle ultime giornate. Non sarà facile per nessuna delle due, la Lazio è in un buonissimo momento, in lotta per la Champions e con una gara da recuperare. Staremo con l’orecchio a Benevento, per capire cosa succederà tra Benevento e Cagliari, dato che la gara successiva noi andremo a Cagliari”.
Vlahovic? “Credo che con l’arrivo di Prandelli sia molto cambiato, ho avuto la fortuna di lavorare con Prandelli per due ritiri estivi, con lui gli attaccanti hanno sempre fatto bene. Ho sempre imputato a lui di andare in giro troppo per il campo, piuttosto che stare al centro dell’attacco come me o Toni. Batistuta era diverso, faceva gol in tanti modi, io e Toni eravamo più da area di rigore. Con Prandelli è stata data tanta fiducia a Vlahovic, e lui ora fa il centravanti di mestiere, sta più dentro l’area, e ne sta giovando. Prandelli l’ha cambiato, queste cose le aveva anche prima, ma facendo più il centravanti d’area di rigore oggi ha già fatto 19 gol. Le persone dicono che oggi il calcio è cambiato, ma aver gol in Serie A è sempre difficile“.
Commisso? “E’ arrivato con tanto entusiasmo, sta costruendo le basi, un po’ di tempo bisogna darglielo. Sta costruendo un centro sportivo all’avanguardia. Ha tanta voglia, voleva fare lo stadio in maniera veloce, ma qui a Firenze c’è un tabù. Vivo qui da vent’anni, e sento parlare dello stadio che poi non si fa mai. Questo un pò frena secondo me l’ambizione di un presidente. Con uno stadio nuovo ci sarebbero investimenti diversi, vuole portare la Fiorentina verso campionati diversi da questo. Firenze è un punto di arrivo, ha storia e tradizione, ma ultimamente è un punto di passaggio, e questo non va bene. I calciatori devono venire non per andare via due anni dopo. Il Franchi è bello, ma oggi c’è bisogno di un nuovo stadio. Mi auguro che Commisso riesca a fare il nuovo stadio, e a investire successivamente”.
Singoli? “Castrovilli ha fatto un anno di alti e bassi. Per me dovrebbe giocare sempre, ma se resta in panchina c’è un motivo. I punti deboli della squadra ci sono in difesa, domenica sono stati subiti gol imbarazzanti, non c’è stata linea difensiva, quello mi preoccupa di più. Il centrocampo viene cambiato tanto, non ci sono mai gli stessi uomini nella Fiorentina, e vuol dire che c’è confusione. Nella Lazio questo non succede, Inzaghi è un grande allenatore“.
Di
Redazione LaViola.it