Connect with us

Notizie

Riera: “Contro la Fiorentina senza paura. Non accetto di partire battuti”

Albert Riera - Celje

Alla vigilia della sfida di ritorno di Conference League, l’allenatore del Celje sottolinea l’importanza della lucidità mentale e della coerenza tattica

Alla vigilia della sfida di ritorno dei quarti di finale di Conference League tra Fiorentina e Celje, in programma allo stadio Franchi (si riparte dal 2-1 per i viola), l’allenatore della formazione slovena, Albert Riera, ha parlato in conferenza stampa. 

FIDUCIA E ATTITUDINE. “È stato meglio non pareggiare all’andata? No, preferisco sempre trovarmi in vantaggio. Però è vero: nella preparazione sia dell’andata che del ritorno, ho ragionato partendo dal fatto che non avevamo nulla da perdere, solo da guadagnare. Dobbiamo superare questa sorta di ‘blocco emotivo’ che a volte colpisce i giocatori, come quando si esce per un caffè con la prima ragazza e si ha lo stomaco sottosopra. Ora conosciamo meglio l’avversario e anche loro hanno avuto modo di capire di cosa siamo capaci. Sarà un match equilibrato, da giocare a viso aperto, senza timori. Non partiamo battuti, non lo accetterei mai. La partita va affrontata, e il fattore decisivo sarà la nostra organizzazione senza palla”.

STRATEGIA E CONTROLLO. “Se mi aspetto una Fiorentina offensiva? Tutto dipenderà da come ci comporteremo. Se concediamo facilmente il pallone o spazi, allora sì. Ma se riusciamo a mettere in atto la nostra strategia e a renderli scomodi nella gestione della palla, potremmo anche zittire lo stadio. Serviranno coraggio, possesso e capacità di reazione. La nostra risposta dopo ogni perdita del pallone sarà fondamentale. Se segnano per primi, non dobbiamo andare nel panico. È certo che dobbiamo fare almeno un gol, ma novanta minuti sono lunghi e vanno affrontati con grande lucidità. L’approccio mentale è fondamentale: ci saranno momenti difficili, altri più favorevoli. L’importante è mantenere la nostra identità e giocare sempre come se fossimo sullo 0-0. La coerenza nel gioco porta risultati”.

LEADERSHIP E CARATTERE.Sorrido poco? Non è che non mi piaccia sorridere. L’atteggiamento che mostri alla squadra riflette la tua personalità. Se sorrido continuamente, i giocatori avranno una certa percezione. Ci sono situazioni in cui bisogna essere più seri, altre in cui si può alleggerire l’ambiente. Sto imparando a gestire tutto questo: nella mia carriera ho capito che non bisogna mai sentirsi superiori agli altri, perché si può vincere oggi e perdere domani. Voglio rappresentare un punto di riferimento in termini di personalità e spirito, ma sempre mantenendo la giusta serietà. Il calcio non è solo tecnica, conta anche tanto l’aspetto psicologico”.

PREPARAZIONE E RISERVATEZZA. ”Non voglio fornire vantaggi ulteriori al mio collega, ne ha già parecchi. Esistono differenze tra noi, è evidente, ma ogni partita fa storia a sé. Anche affrontando lo stesso avversario, il contesto cambia. Io non preparo mai due incontri nello stesso modo, c’è sempre margine per fare meglio”.

MOTIVAZIONE. ”La Fiorentina ha sottovalutato l’andata? Le squadre considerate piccole osservano con molta attenzione quelle più grandi. Noi non abbiamo nulla da perdere: affrontiamo una formazione che ha disputato due finali consecutive ed è favorita. Ma, come ho detto, è un po’ come il primo appuntamento. Sono sicuro che ora ci rispettano di più. Abbiamo imparato a conoscerli, ma la gara di domani sarà completamente diversa rispetto alla scorsa”.

CELJE. “Anche se entrambe le squadre fossero identiche a quelle dell’andata, non ci sarebbero due partite uguali. La Fiorentina ha affrontato ogni avversario in modo diverso e ora ha più informazioni su di noi. Cercheremo di sorprenderli. Siamo una squadra capace di adattarsi e cambiare impostazione. Abbiamo discusso internamente e proveremo a farli faticare con il nostro possesso palla. Farli correre sarà cruciale“.

RITORNO A FIRENZE.Cosa mi ricordo di Firenze? Ricordo che ci si mette un’eternità dagli spogliatoi al campo! (ride). Ma domani sarà tutta un’altra storia: si va in campo per lottare e provare a vincere. Voglio che i miei giocatori abbiano fiducia. Tattica e tecnica sono importanti, ma lo è anche la convinzione di poterci riuscire”.

Click to comment
Iscriviti
Notifica di
guest

0 Commenti
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Notizie

0
Lascia un commento!x