Rassegna Stampa
Riecco l’Europa, 85 giorni dopo Atene. Provaci ancora Fiorentina
La ferita di Atene è ancora aperta, ma può dare una spinta in più per riprovarci per la terza volta
Il rischio di ritenere il doppio confronto di play off di Conference che inizia questa sera (ore 20) una mera formalità è altissimo. Ma Raffaele Palladino, che da tecnico si affaccia sull’Europa per la prima volta, sa perfettamente che l’Akademia Puskas è un avversario da rispettare e da affrontare con la stessa concentrazione di una sfida al ’Bernabeu’, anche se il contesto è un ’Franchi’ incerottato e svisato per i noti lavori, scrive stamani La Nazione.
Mettere in questo primo appuntamento (il secondo in Ungheria giovedì 29 alla Pancho Aréna) sui binari giusti la qualificazione ai gironi è l’imperativo. Soprattutto perché rischiare di tenere in bilico il risultato sarebbe pericoloso. Al di là del nome che merita profondo rispetto al campione da cui prende il nome, la squadra dedicata a Puskas non ha grandi individualità, ma fa dell’agonismo e solidità del gruppo l’arma principale.
In questo momento, però, l’avversaria più pericolosa per la formazione di Palladino è la Fiorentina stessa. Una squadra che sta cercando di trovare prima possibile gli equilibri tattici derivati dalle nuove idee di gioco, senza farsi condizionare oltre il lecito da trattative (in entrata e in uscita) che inevitabilmente condizionano; anche se le dichiarazioni di rito vanno dalla parte opposta. La Fiorentina non vuole sbagliare, tiene troppo a questa competizione che affronta 85 giorni dopo l’amarissima sconfitta di Atene contro l’Olympiacos. Una sconfitta che ancora non è stata metabolizzata, ma che ha generato una voglia di rivincita, trasmessa dai ’vecchi’ a quelli che sono arrivati quest’anno.