Riecco al Franchi Josip Ilicic. Per qualcuno rimpianto, da altri mai del tutto amato

Lo sloveno torna a Firenze dopo non aver giocato nella gara di campionato. E ci torna da protagonista con l’Atalanta

Aver mandato via Josip Ilicic per costruire una Fiorentina incentrandola su Saponara, col senno del poi, non si è rivelata una grande idea. Anche perché da quando ha lasciato Firenze lo sloveno ha segnato 22 reti e messo a referto 15 assist in 62 presenze. Prezzo rivalutato, e seconda giovinezza. Niente male, per l’Atalanta, visto che venne pagato dai nerazzurri solo 5,5 milioni di euro. Con i suoi periodi di alti e bassi, sia chiaro, perché Ilicic è sempre stato questo.

Caratteristica che a Firenze non è mai piaciuta. Tanto che in fondo non è mai stato del tutto amato, quantomeno da tutti. Anzi. Nel suo periodo fiorentino è stato uno dei più criticati. Anche per quel suo ciondolio in campo che provocava indolenza, e per qualche errore di troppo come quello dell’Olimpico in finale di Coppa Italia che in molti faticarono a dimenticare. Critiche che lui stesso ha sempre dimostrato di accusare dal punto di vista psicologico. Quel gesto della paperella a Milano contro il Milan a chiudere la bocca a chi lo criticava, ed il dito sotto il naso e vicino all’orecchio, al momento di una sostituzione, come invito al silenzio rivolto a chi lo stava fischiando non piacque. Anzi. Così come quella fascia del lutto al braccio per la scomparsa di Pirovano scagliata via. Cronistoria, insomma, di un feeling tra le parti mai completamente sbocciato.  Oltre ad un ingaggio di circa 1 milione netto che sembrava troppo per il periodo di spending review che aveva imposto il club viola ai suoi uomini mercato. Ma questa è un’altra storia. In maglia viola abbia comunque giocato quattro anni disputando 138 partite con 37 reti con 19 assist.

Ilicic, dopo l’assenza forzata di inizio stagione, è rinato. In una piazza dove le pressioni sono sicuramente inferiori, e dove è molto più apprezzato.  A tratti rimpianto, da qualcuno, ma mai del tutto amato da tutti, sarà di nuovo al Franchi da avversario. Per la seconda volta. All’andata, in campionato, non giocò, perché ancora in via di recupero dopo un problema che lo ha tenuto settimane in ospedale. Ora cerca rivincite.