Negazioni e mezze ammissioni, il punto sul mercato nel rush finale: alla Fiorentina servirebbero una punta e un esterno. De Paul…
‘Ricostruendo, EuroViola sarà’, titola Il Corriere dello Sport – Stadio. Tutto il mercato della Fiorentina di questi ultimi tre giorni nelle parole di Daniele Prade e di Giancarlo Antognoni. Dalla filosofia generale, che guarda all’Europa sì ma fra un anno, oggi è il tempo della ricostruzione. Agli esterni desiderati, con grande pessimismo per De Paul, quello un po’ più attenuato per Raphinha. Alla richiesta su un possibile nuovo attaccante arriva il no, giustificato con la necessità di non «offuscare» i giovani, data la convinzione che Boateng sia un attaccante e che possa farlo anche Chiesa che segnerà… il doppio. Salvo però dirsi prontissimi a intervenire se ci saranno occasioni davvero interessanti. Negazioni e mezze ammissioni.
PRADE’. «L’ambizione della Fiorentina è andare in alto e dal prossimo anno saremo competitivi per l’Europa. Quest’anno però dobbiamo considerare che siamo una squadra in costruzione, abbiamo cambiato tutto, abbiamo riportato a casa tanti giovani. Stiamo diventando squadra, ma ci vuole un anno di crescita e transizione. Non vogliamo mettere pressione all’allenatore e alla squadra fissando obiettivi, ma siamo ambiziosi». Sul mercato: «Negli ultimi giorni di mercato se ci sarà un’opportunità, una cosa funzionale al nostro progetto la faremo, sennò no. Non è una questione di spesa, il presidente ci ha dato la massima disponibilità, ma non compreremo tanto per comprare e togliere spazio ai giocatori che abbiamo». Ma oggi, possibile partire con il solo Vlahovic? Con Boateng che bomber non è mai stato? Con Chiesa che in doppia cifra spera di andare un domani? «Quello del gol non è un problema, mi aspetto che Chiesa ne faccia 14-15». Parole di Giancarlo Antognoni. Pradè annuisce.
DUE RINFORZI. Pradè sa benissimo che per chiudere il mercato avrebbe bisogno di altri due uomini: un esterno offensivo e un attaccante che non metta in ombra Vlahovic. Forse Pedro? No Gabbiadini. «De Paul? Non arriverà. Ho un rapporto fantastico con la famiglia Pozzo ma quest’anno non c’è la possibilità. Pedro? Ci piace molto però ci sono dei costi da analizzare, in questo momento secondo noi il prezzo è troppo alto. Ce ne sono anche altri che ci piacciono. Ma come ripeto a Commisso e Barone dobbiamo spendere solo per giocatori che ci servono. Abbiamo le uscite tutte bloccate e questo mantiene il nostro tetto salariale molto alto. Per il fair play finanziario questo ci impedisce certe operazioni, se anche volessimo prendere Ibrahimovic come qualcuno ha scritto non potremmo».

Di
Redazione LaViola.it