Rassegna Stampa
Riconquistare il fortino Franchi e la tifoseria: la prima mossa tocca alla squadra
Giocare a Firenze era un fattore decisivo, quest’anno 1 punto in 5 partite. Ora bisogna cambiare passo nelle sfide casalinghe
Paolo Vanoli lo sa meglio di tutti. Riconquistare la fiducia dei tifosi della Fiorentina dovrà essere la prima missione della sua nuova gestione. D’accordo i doppi allenamenti, le idee tattiche e le soluzioni da adottare in campo per uscire dalle sabbie mobili dell’ultimo posto della classifica, ma «se la Curva Fiesole ti sostiene puoi fare cose incredibili». Il punto di ri-partenza dovrà essere questo, scrive La Nazione. A cominciare dalla partita contro la Juventus, da prendere come un’occasione per rilanciare entusiasmo e stagione. Un trampolino di lancio, non può essere altrimenti. Perché riportare la gente dalla propria parte vorrebbe dire avere la spinta di un popolo dietro le spalle. Chiaro che debba essere la squadra a fare il primo passo. Adesso non può essere altrimenti. Serve dare un segnale, il pubblico gigliato non aspetta altro.
Anche perché il Franchi è diventato ormai terra di conquista per chiunque passi dalle parti di Campo di Marte. Bene o male hanno banchettato Napoli, Como, Roma e Lecce, il Bologna ha portato via un punto. E alla Fiorentina nelle cinque gare interne è rimasto appunto solo il punticino contro la squadra di Italiano. Troppo poco. Niente. Considerando che il Franchi è spesso stato il fortino nel quale costruire le proprie stagioni. Adesso non è così. Complice probabilmente anche l’aspetto logistico. Il cantiere della Fiesole può influire, lo ha ammesso anche Vanoli seppur non voglia sentir parlare di alibi. Eppure lo stadio a metà c’era anche lo scorso anno, con la squadra di Palladino capace di conquistare però 40 punti e di schiantare quasi tutte le big una dopo l’altra.
Dopo la Juventus a Firenze arriveranno Verona, Udinese e Cremonese, partite che accompagneranno la Fiorentina alla fine dell’anno e del girone d’andata. Il percorso dovrà migliorare complessivamente, dunque anche in trasferta (4 punti in 6 partite), ma è in casa che occorre alzare davvero il livello. Con la spinta della propria gente. Che può diventare realmente travolgente. Vanoli lo sa.
