E’ ARRIVATO a gennaio dall’Empoli (prestito biennale con obbligo di riscatto per una cifra complessiva attorno ai 9 milioni di euro) convinto che la Fiorentina potesse essere la grande occasione per riscattarsi, dopo l’avventura grigia vissuta al Milan ed in meno di 200 minuti, quelli fin qui giocati, spesso per altro subentrando, ha già messo insieme un gol (col Torino, terzo stagionale) e un assist, ieri a Crotone. Riccardo Saponara, il trequartista che Corvino finalmente è riuscito a portare in una sua squadra, sorride. Non ha mai debuttato in Europa League, in panchina a Monchengladbach e addirittura in tribuna nella gara di ritorno al «Franchi», ed anche per questo vuole provare a mettere la freccia per tentare la scalata alle posizioni della classifica che valgono la zona Uefa. E’ il suo sogno e colorarlo di viola è l’unica sua missione.
FIN QUI, nelle 5 presenze giocate in serie A è riuscito spesso a dare un contributo importante eppure Saponara non intende accontentarsi. Archiviato il fastidio alla caviglia che, dal suo trasferimento, lo ha tenuto fuori per tre partite consecutive, ha fatto il suo debutto con l’Udinese giocando i suoi primi 16 minuti con la nuova maglia indosso, la numero 21. A San Siro, contro il suo passato rossonero, Sousa gli ha concesso solo lo scorcio finale di gara, per poi regalargli un posto da titolare col Torino, nel lunedì post contestazione. Migliore in campo e pure gol, con una doppietta sfiorata per poco e una felicità «guastata» solo dalla remuntada dei granata.
IERI, a Crotone ha fatto quello che fin qui gli era sempre riuscito meglio: sua la pennellata d’autore con cui ha innescato Kalinic e grazie al quale la rincorsa europea, per quanto complicata, è comunque ancora possibile. Tanto genio e per niente sregolatezza, Saponara vuole prendersi presente e futuro. Meticoloso in allenamento e attento sempre, anche quando costretto a guardare l’avvio di gara dalla panchina, farà tesoro della sosta per mettere altra benzina nelle gambe. Alla ripresa del campionato, al «Franchi», contro il Bologna proverà ad essere (anche) lui uno dei motori trainanti: bisognerà incrementare l’imbattibilità di Tatarusanu (era dal settembre 2015 che non si registravano tre gare senza reti al passivo) e continuare a vincere. Saponara è pronto: l’Europa vuole prendersela in ogni modo. Per se stesso e per Firenze.
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Redazione LaViola.it