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Rassegna Stampa

Riccardo Galli su La Nazione: “Solidità e concretezza alla base della ripartenza viola: meglio delle big”

Allenatore di fascia alta, mercato iniziato nel migliore dei modi e molte big in affanno: la stagione può iniziare sotto i migliori auspici

La fotografia con cui raccontare la ripartenza della Fiorentina non può che essere rosea: un allenatore di alto livello, con esperienza, carisma e personalità; un mercato avviato nel migliore dei modi, dal rinnovo di De Gea al riscatto di Gud e nonostante l’apprensione per il caso-clausola sul pezzo più pregiato, Kean; la prospettiva di una gestione tecnico-societaria segnata da ambizioni importanti. Questo è il quadro tracciato da Riccardo Galli sull’edizione odierna de La Nazione.

LE ALTRE BIG. Una fotografia che diventa addirittura migliore se messa a contrasto con quelle segnate dall’affanno che si potrebbero scattare a molte delle altre big. Se vogliamo escludere il Napoli campione d’Italia e una Roma alle prese con la stimolante scommessa Gasperini, la squadra viola può vantare un feedback che racconta uno status attuale più sereno rispetto alla maggior parte delle concorrenti per le posizioni di alta classifica. La Juve, ad esempio ha nodi complicatissimi da risolvere, a partire da Vlahovic: deve e dovrà tornare protagonista dopo anni isterici e ha scelto di provarci con Igor Tudor, nonostante tutti sappiano che avrebbe voluto farlo con Conte. La Lazio è invece alle prese con una situazione finanziaria a dir poco turbolenta: per acquistare deve vendere e Sarri questo lo ha scoperto con grave ritardo, al punto che probabilmente avrebbe mollato tutto subito. Il Milan, dal canto suo, vorrebbe uscire dalla tempesta con Allegri, ma rimane una polveriera che in caso di partenza ad handicap potrebbe far riaccendere i malumori della piazza. Così come in casa Inter, dove l’esperimento Chivu si ritrova anzitutto davanti al tentativo di cancellare gli incubi con cui sì è chiusa l’era Inzaghi e quello spettro del fair play finanziario. L’Atalanta, infine, dopo l’addio a Retegui e soprattutto la fine dell’era Gasp, ha affidato con un azzardo la panchina a Ivan Juric. Potrà davvero essere il croato l’uomo giusto per i progetti nerazzurri?

SOLIDITA’ E CONCRETEZZA. In un simile contesto, spiccano la solidità e la concretezza dell’avvio di stagione viola. Con il clamore giusto ma tutto da evidenziare. Firenze può davvero sognare di inserirsi lassù: non solo per una concessione del destino, ma perché lo merita.

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