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Riccardi a VI.IT: “Borys mi ricorda Ozil. Colpito dalla sua fame”

Intervista all’istruttore di tecnica che ha lavorato in club come Lugano, Genk, PSV, Feyenoord, Venezia e fondatore dell’EJ Football Akkademy sul talento polacco

La prima operazione in entrata in casa Fiorentina del mercato di gennaio potrebbe arrivare dalla Polonia. Si tratta di Karol Borys, centrocampista classe 2006 dello Slask Wroklaw con cui ha già collezionato 11 presenze in Prima Squadra. Il giovane polacco è stato a Firenze nelle scorse settimane e nei prossimi giorni potrebbe essere definito l’accordo per il suo trasferimento. Per conoscerlo meglio, LaViola.it ha contattato Simone Riccardi, istruttore di tecnica con cui collabora da quando ha 12 anni:

Buongiorno Simone, come ha iniziato a seguire Karol e che giocatore ha conosciuto? Karol ha iniziato con me, mi seguiva sui social ed è venuto a trovarmi a Roma, poi ho continuato a seguirlo a distanza. Ora è un giocatore seguito da tanti club importanti come la Fiorentina, ma è stato in prova anche al Manchester United. È un ragazzo sempre col sorriso, ma in allenamento è serio, ed è un sinistro naturale ma gioca bene anche col destro. Legge bene il gioco, è forte tecnicamente e abile nell’uno contro uno. Lui sta da mattina a sera col pallone tra i piedi e ha esordito a 15 anni in Prima Squadra”.

 

 

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Chi le ricorda?

Non voglio esagerare, ma nelle movenze mi ricorda Ozil, anche se Karol è più concreto. Non è il classico mancino tutto dribbling. A livello tecnico, di testa per come legge il gioco può ricoprire in tutti i ruoli del centrocampo”.

Cosa l’ha colpita di lui?

Ciò che mi ha impressionato è che è capace di fare tutto. Ricordo che certe volte non riusciva a fare subito certi esercizi, ma ha grandi capacità di adattamento e apprendimento che gli consentono di imparare in poco tempo, cosa che non ho visto in tanti altri calciatori professionisti che ho allenato. E poi lui ha tanta fame di arrivare”.

Siete sempre in contatto: come lo vedrebbe in Italia?

Beh gli piace la pasta quindi lo vedrei bene (sorride, ndr). Parlo soprattutto col padre che mi aggiorna sempre. Lo vedrei bene alla Fiorentina anche se è alto 174 cm e in Italia si guarda molto il fisico, ma per giocare ci vogliono testa, cuore e piedi, e Karol ne ha da vendere…Però come progetto quello viola potrebbe essere quello più adatto a lui”.

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