Rassegna Stampa
Ribery versione ‘secondo allenatore’: grande attaccamento. E Rocco sorride
Franck resta in piedi tutta la gara, urla, incita i compagni. Pradè smorza la tensione, Joseph sprona i giocatori. E a fine partita…
La Fiorentina è salva. E questo è quello che conta. Chi si aspettava una gara scoppiettante, sarà rimasto deluso. Sul campo del Cagliari la Fiorentina non affonda, non subisce. Ma alla fine può festeggiare. Perché quello di Cagliari è un piccolissimo punto per i viola, ma un grande passo invece verso la salvezza che diventa matematica grazie anche alla contemporanea sconfitta del Benevento sul campo dell’Atalanta due ore più tardi. Così scrive La Repubblica.
FRANCK. Alla Sardegna Arena è andata in scena una partita dominata dalla tensione e dalla prudenza. I momenti più interessanti vanno in scena in tribuna. Da una parte Ribery, rimasto fuori per un problema fisico, veste di fatto i panni del secondo allenatore. In piedi per tutta la gara, pettorina arancione addosso, richiama i compagni, urla, applaude, dà indicazioni, l’unico in piedi rispetto ai suoi compagni. Il francese sente la gara e dimostra un attaccamento unico. Col Napoli, domenica al Franchi proverà a essere in campo per essere protagonista anche col pallone tra i piedi.
TENSIONE FINITA. Non solo Ribery, però. In tribuna anche Joseph, il figlio di Rocco Commisso, si agita e si scalda nell’incitare e nel riprendere i viola. “Dai”, “come on”, “go”. Al suo fianco il presidente è imperscrutabile, immobile, mentre Pradè aspira dalla sigaretta elettronica per tentare di scaricare una tensione che negli ultimi mesi si era fatta davvero pesante. La sfida che doveva significare uno spareggio da batticuore, alla fine si è rivelata da pareggio senza emozioni con Kouame che si perde il pallone e non riesce mai a incidere, Milenkovic che interviene molto bene su Joao Pedro, Dragowski che in uscita si infortuna per lasciare il posto a Terracciano a inizio secondo tempo e Callejon che torna in campo nella ripresa a distanza di quasi un mese dall’ultima volta.
ZERO E TUTTO. Niente altro. Commisso stringe la mano ai dirigenti e poi entra a bordo campo per battere il cinque a tutti i giocatori viola e allo staff tecnico. I volti sono sorridenti. Stavolta anche uno zero a zero significa molto, anzi tutto.