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Ribery non smetterà: la ‘tentazione’ di restare. Cinque nodi da sciogliere
A 38 anni Franck si diverte ancora e vuole andare avanti. Può rinnovare con la Fiorentina, ma a certe condizioni. Sperava di essere più coinvolto
Sul futuro di Ribery c’è una certezza: FR7 si diverte ancora quando si allena e soprattutto quando gioca, ha compiuto 38 anni da pochi giorni ma l’intenzione non è quella di lasciare il calcio a fine stagione. E anche se in passato non sono mancati momenti difficili (il furto in casa è stato il momento più complicato, Ribery pensò seriamente di interrompere la sua avventura viola) esiste la possibilità che il contratto possa essere prolungato di un altro anno. Così scrive La Nazione.
POCO COINVOLTO. Fra gli aspetti che non hanno convinto Ribery, ce n’è uno in particolare: arrivato dal Bayern con un passato da star e un’esperienza calcistica di primissimo livello, FR7 si considerò coinvolto nella volontà di costruire un percorso di crescita per il club viola. Indicazioni, suggerimenti, idee, esempi, consigli: pochissimo di tutto questo è stato tradotto in realtà.
FAMIGLIA E OBIETTIVI. Altro problema, la lontananza dalla famiglia. Ribery dovrà prendere la decisione insieme ai suoi cari. Terzo punto: la chiarezza sugli obiettivi. Anche perché dopo l’ambizione iniziale, la Fiorentina si è trovata a lottare per due anni consecutivi nel sottoscala della classifica.
ALLENATORE E SOLDI. Poi c’è l’aspetto del nuovo allenatore: logico che a 38 anni abbondanti, Ribery dovrà essere gestito come un oggetto di lusso che valorizzi l’intero team. Sarebbe difficile chiedergli di giocare – esempio – in una squadra che applica il pressing dal primo al novantesimo. Ultimo dettaglio, quello dei soldi. Ribery non potrà certamente pretendere 4 milioni netti a stagione, ma resta sempre un calciatore che da solo ha vinto molti più trofei della Fiorentina.