Il francese ha chiesto subito scusa, ma da uno della sua esperienza non ci si aspettava un’entrata così. Ha complicato le cose alla Fiorentina
Franck Ribery, esperienza e personalità che le potrebbe vendere. Eppure, ieri pomeriggio non sembrava quando è entrato col piede a martello sulla caviglia di Zappacosta, in un intervento tra l’altro nemmeno scomposto o caratterizzato da eccessiva foga. No, proprio un intervento senza senso, inconcepibile, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. «Ragazzi, mi dispiace avervi lasciato soli, non volevo entrare male e mi sono già scusato. Avete combattuto fino alla fine e siete stati molto bravi e attenti. Avanti così», ha scritto Ribery sui social dopo il match.
IL BUIO E LE SCUSE. Il campione francese ha consegnato a Instagram il proprio scoramento e il proprio rammarico per il black-out avuto, forse perché lui per primo non è riuscito a darsi una spiegazione plausibile. Non ha protestato, non ha reclamato un’innocenza che non poteva avere con l’arbitro Maresca, ha appunto chiesto scusa all’esterno del Genoa e infine ha lasciato il campo a capo chino e nei pensieri (cupi) assorto. Quella di ieri è stata la seconda espulsione – entrambe per rosso diretto – in 43 partite di Serie A in maglia viola, ovvero tante quante ne aveva rimediate in 273 presenze in Bundesliga con il Bayern Monaco e in quel caso tutte e due per somma di ammonizioni.
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Redazione LaViola.it